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Il terriccio più adatto per la coltivazione deve essere in grado di asciugarsi con facilità, dunque ben drenato, ma allo stesso tempo deve mantenere l'umidità necessaria alle piante. Non deve contenere impurità e altrettanto importante sarà la pulizia del vaso onde evitare pericolose contaminazioni.
L'esposizione corretta alla luce del sole è di massima importanza per il successo della coltivazione sia in vaso che a terra. Trovano le loro condizioni ottimali se esposte in pieno sole.Le piante non richiedono particolari cure, ma se queste sono del tutto inadeguate o eseguite distrattamente possono comportare la morte o l'attacco da parte di funghi e insetti. Nel primo caso andrà asportata la parte malata con l'aiuto di un coltellino e successivamente si farà un trattamento fungicida a base di solfato di rame. Nel secondo vanno utilizzati prodotti insetticidi da versare esclusivamente sul terriccio.Durante l'inverno possono essere lasciate all'aperto, ma solo in condizioni di clima mite e con un grado di umidità moderato.L'innaffiatura va eseguita preferibilmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio. E' meglio evitare di farlo in pieno sole, in quanto le gocce di acqua residue sulle foglie potrebbero determinare la loro ustione da parte dei raggi diretti del sole. La quantità d'acqua deve essere ridotta e il metodo ideale per bagnarle è quello di immergere il loro vaso in terracotta dentro un secondo contenente l'acqua e attendere che si inumidiscono le pareti del primo. Durante l'autunno e l'estate devono essere innaffiate solo quando il terreno risulta asciutto, in primavera ogni 1-2 settimane, durante l'inverno invece è bene mantenere il terreno asciutto.
Per assicurasi un abbondante fioritura è bene eseguire regolarmente la concimazione. Quella ottimale prevede un equilibrato apporto nutritivo di azoto, che favorisce un accrescimento vigoroso, fosforo, per un apparato radicale robusto, e potassio per una fioritura abbondante. Il concime deve essere versato direttamente sul terreno, in dosi piccole e frequenti, e deve fare seguito all'innaffiatura. Esagerare con le dosi è controproducente, inoltre in estate non è necessaria e si può attendere la primavera successiva.Così come per ogni pianta grassa che si rispetti, la fioritura è un esplosione di forme e colori che non ci si aspetta. Per fiorire hanno necessità di inverni secchi e freddi con temperatura intorno ai 10°.
Si tratta di capolini di colore bianco oppure giallastro molto simili a margherite che spuntano in autunno dalla fenditura di separazione tra le due foglie, raggiungendo dimensioni ridotte ma sufficienti a superare l'intero corpo della pianta.La riproduzione può essere effettuata per seme o molto più semplicemente per divisione dei polloni o talea di foglie.Tra le specie più vendute ritroviamo la Lithops karasmontana bella, veramente simile a sassi, che presenta foglie grigiastre dotate di numerose venature bruno-verdastre, nel momento della fioritura emette dei graziosi fiori bianchi simili a margheritine. Un'altra specie ricercata è la Lithops olivacea, che offre vistosi fiori gialli autunnali e la Lithops salicula con foglie grigiastre e sporgenti sino a 5 cm rispetto al livello del terreno.
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