La coltivazione del basilico

Caratteristiche del basilico

Il basilico appartiene alla famiglia delle "Labiatae" e il suo nome deriva dal termine greco che significa "pianta regale", a causa della sua bontà. È una pianta erbacea annuale con fusti eretti che possono arrivare anche a 60 cm. Le sue foglie sono ovali e lanceolate, piuttosto carnose, con dimensioni variabili in base alla specie: anche il loro colore varia da un verde intenso a un verde cupo fino al viola oppure al porpora.

I suoi fiori sono in genere bianchi oppure rosa, ma molto piccoli, accorpati tutti su una specie di spiga. Il basilico fiorisce nei mesi di maggio-giugno e resiste fino alla fine di agosto, sempre in funzione del clima e della temperatura. Dove le condizioni climatiche lo consentono e, se situato opportunamente in un luogo riparato ma esposto alla luce, il basilico può resistere anche fino ad autunno inoltrato. Le foglie del basilico contengono oli essenziali che danno un buon e caratteristico profumo e un sapore altrettanto gradevole.

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La coltivazione del basilico

basilico2 Coltivare in vaso il basilico è molto semplice. La temperatura ottimale per la coltivazione del basilico è tra 20 e 25°C. Con un ottimo tenore di umidità il basilico resiste anche a temperature maggiori, ma al di sotto dei 10 °C la pianta non riesce a vivere.

Il basilico può essere coltivato facilmente ma deve crescere in un luogo dove arriva molto sole. Può essere egregiamente coltivata sia in un vaso che in giardino. Il vaso in cui si pianta il basilico deve essere adatto alla pianta che si acquista: se si desidera che si sviluppi e che cresca bene, dopo il trapianto conviene procedere a un altro rinvaso in un vaso più grande. È consigliabile usare un vaso di terracotta che permetta al terreno di respirare. Poi occorre mettere alla base del vaso, sotto la terra, uno strato piuttosto basso di argilla espansa la quale evita eventuali ristagni d’acqua dannosi alla pianta. La pianta di basilico infatti vuole un terreno che abbia un ph neutro e che sia ben drenante.

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Altri accorgimenti

basilico3 Per la coltivazione del basilico, se si desidera che la pianta cresca bene e sia rigogliosa, occorre seguire alcune piccole accortezze. La pianta va innaffiata generosamente facendo attenzione che non si creino ristagni idrici. Se si usa un terriccio fertile, quando si trapianta, non richiede concimazioni durante il ciclo vegetativo. Alle piante di basilico è consigliabile regolarmente cimare gli apici vegetativi al fine di permettere una crescita più rigogliosa. Dal momento che il basilico è annuale, dopo la fioritura e la sua conseguente fruttificazione, la pianta termina il suo ciclo colturale: per poter allungare la durata del ciclo occorre eliminare i fiori. Se vengono rispettati regolarmente questi piccoli accorgimenti e se il clima resta piuttosto mite, la pianta del basilico può durare addirittura fino a dicembre.


La moltiplicazione del basilico

La moltiplicazione avviene per seme e si effettua verso marzo/aprile: i semi si distribuiscono lungo file parallele in un terriccio adatto. Per interrare uniformemente i semi si devono spingere al di sotto del terriccio con un pezzo piatto di legno. I semi sono molto piccoli e non si devono interrare mai a grandi profondità. Il vassoio in cui ci sono i semi deve essere tenuto all'ombra e a una temperatura di 20°C circa. Inoltre il terriccio deve essere costantemente umido finché non germinano le piante: conviene usare uno spruzzatore che inumidisca uniformemente il terriccio. Se il clima non è stabilmente caldo bisogna ricoprire il vassoio con un foglio trasparente di plastica: in questo modo si garantisce una temperatura ottimale e si evita il disseccamento del terriccio. Quando lo strato superiore del terriccio sta per asciugarsi conviene spruzzare dell'acqua.



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