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Il ribes è una pianta a portamento arbustivo, che produce frutti di vario colore; si spazia dal rosso brillante, al bianco rosato fino al nero. La coltivazione del ribes risulta essere abbastanza semplice. Le piante, che si acquistano nei vivai, si trapiantano in vaso alla fine dell'inverno, a una profondità di circa 40 centrimetri. Si adattano bene a qualsiasi tipo di terriccio, a patto che non sia troppo acido, e non hanno bisogno di cure particolari. Resistono alle temperature rigide, per questo se coltivate in aree particolarmente calde, specialmente in estate, andranno spostate in una zona ombreggiata e dovranno ricevere annaffiature costanti. La coltivazione del ribes presenta una curiosità: le piante sono in grado di dare frutti solamente dal quinto anno di vita in poi, per questo è consigliato chiedere l'età della pianta al vivaista. I ribes si raccolgono durante l'estate e, a seconda della specie, hanno diversi impieghi; i ribes rossi, ricchi di vitamina C, si mangiano crudi, mentre quelli neri vengono impiegati per le conserve.
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Il coriandolo è una spezia simile al prezzemolo alla nascita, ma con uno spiccato sentore di agrumi, le cui foglie vengono utilizzate molto spesso nella cucina indiana, cinese o giapponese. La coltivazione del coriandolo è piuttosto semplice, in quanto si tratta di una pianta dalle dimensioni ridotte. Come per la maggiorana il terriccio ideale è mescolato con la sabbia, per evitare pericolosi ristagni. Ama il clima temperato e preferisce le posizioni soleggiate. Quando i germogli raggiungeranno i 5-7 centimetri di altezza bisognerà procedere al diradamento eliminando le piante più piccole fino a lasciare 15-20 centimetri di spazio tra una pianta e l'altra. Le piantine eliminate potranno comunque trovare il loro utilizzo in cucina. Se si vogliono ottenere i semi per una nuova coltivazione del coriandolo bisognerà tagliare i fiori e farli seccare al sole, scuotendoli poi per farli uscire. In alternativa si possono lasciare seccare i fiori sulla pianta, aspettando che i semi cadano sul terreno e diano origine a nuove nascite.
Potrebbe sembrare impossibile, ma le more ben si prestano ad essere coltivate nell'orto sul balcone. Fanno parte della famiglia Rubus fruticosus e crescono in veri e propri cespugli che però, nella versione domestica, sono privi di spine. Per coltivare le more si consiglia di non partire dai semi, ma da una pianta formata comprata in vivaio. Le piante andranno sistemate in vasi di almeno 40-50 centimetri di profondità, riempiti da un terriccio ricco di sostanze organiche e con un traliccio che dia loro la possibilità di arrampicarsi durante la crescita. La posizione ideale è la penombra. I frutti si raccolgono dalla metà di luglio fino alla fine di settembre, possono essere consumati crudi, oppure si possono utilizzare per la preparazione di dolci, conserve e gelatine. Coltivare le more potrebbe diventare un'originale alternativa per regalarsi un angolo di relax sul proprio balcone celato agli sguardi altrui!
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