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L’ortensia è il fiore della bellezza, è un simbolo, è un elemento naturale che impreziosisce, riempie, caratterizza. La bellezza di questa pianta, è però direttamente proporzionale alle diverse possibilità di contrarre patologie fungine e batteriche. Le patologie vegetali, sono per la maggiore, determinate da errate pratiche colturali, o di contro, da fenomeni atmosferici o contingenze avverse, che innescano meccanismi negativi, che possono compromettere il benessere della pianta. Le ortensie possono essere colpite da malattie fungine, da patologie batteriche e da insetti, che a loro volta, possono causare il deterioramento della pianta.
Gli insetti che attaccano le ortensie sono i classici che attaccano tutte le specie di piante, come le cocciniglie, gli afidi, le lumache ed i ragnetti rossi. Questi vanno combattuti con degli antiparassitari, che comunque vanno utilizzati con parsimonia, per non danneggiare la pianta i modo radicale. Le ortensie, possono manifestare anche delle alterazioni fisiologiche, come secchezza, ingiallimento delle foglie e dei fiori, mancata fioritura: solitamente queste variazioni, si palesano per diverse ragioni che si legano comunque ad una condizione strettamente climatica o alle pratiche colturali, mancate. 300W Timed lampada della pianta spettro completo coperta Succulente idroponica piantina di fioritura,300W Prezzo: in offerta su Amazon a: 62,99€ |
La più comune tra le varie patologie appartenenti al genere fungino è la muffa grigia: questa si manifesta con la comparsa di una pellicola bianca e spesso gelatinosa sulle foglie e sui fiori dell’ortensia. I sintomi attraverso i quali si manifesta la muffa grigia, sono lo sfiorire quasi immediato della pianta, la caduta delle foglie, l’indebolimento di tutta la struttura vegetale. La muffa grigia, è una patologia fungina, determinata dalla presenza di funghi patogeni, che attaccano la pianta in condizioni di eccessiva umidità, o di ristagni idrici. L’unica forma preventiva possibile, è inerente alla pratica dell’innaffiatura, che va effettuata solo quando il terreno è perfettamente asciutto, senza eccedere nel quantitativo, soprattutto nel periodo invernale e durante le stagioni piovose.
L’oidio, è una patologia fungina, che si sviluppa in condizioni di aridità eccessiva, infatti è una patologia che può palesarsi solo in estate. La sintomatologia, è similare rispetto alla muffa grigia, infatti tutte le foglie sono ricoperte da una ragnatela bianca. La pianta, tende a sfiorire, e ad appassire. L’intervento naturale più immediato è l’irrigazione della pianta, sia con acqua alle radici, che con nebulizzazioni che apportano benessere alla pianta.L’Hydrandea, invece è una malattia che comporta la secchezza della pianta, quasi totale; nella maggior parte dei casi, questa secchezza, non può essere eliminata, infatti la pianta va distrutta, cosi da evitare che infetti le piante vicine. Altra patologia fungina è l’amillaria, che si palesa con croste bianche che compaiono sul colletto del fiore oltre che sulle foglie; i cespugli tendono ad appassire, e la pianta va in sofferenza, come se fosse spenta, completamente disidratata e spenta. Se la patologia, viene scoperta per tempo, è possibile combatterla con una disinfezione completa effettuata con prodotti a base di rame o con spray forti antifungini. Di contro, se la pianta è del tutto appassita, la problematica non può essere risolta se non estirpando la pianta stessa.
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