Come potare un bonsai

Come potare un bonsai

Il bonsai rappresenta una delle massime espressioni culturali orientali, Cina e Giappone, in primis ed è la materializzazione dell'arte di dare forma: plasmando e coltivando. Per far sì che il nostro bonsai prosperi mantenendo le sue dimensioni contenute continuando ad avere foglie rigogliose e una forma piacevole esteticamente – componente fondamentale di qualsiasi bonsai – è necessario procedere alla potatura con determinati strumenti, modalità e tempistiche. Forbici affilate e tronchesi concave sono gli strumenti indispensabile per questa operazione e si trovano comunemente in ogni buon negozio di giardinaggio oppure in quelli dedicati. Effettuare la rimozione di foglie o rami senza uno strumento sufficientemente affilato rallenterebbe la cicatrizzazione esponendo la pianta all'attacco di parassiti. Le tempistiche e le modalità variano in base al tipo di potatura che vogliamo effettuare: potatura di mantenimento oppure potatura di formazione.
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Potare un bonsai: concetti di base

potatura Il taglio di un ramo deve avvenire in maniera netta, il più vicino possibile rispetto al nodo dal quale si origina il ramo e nella direzione perpendicolare rispetto al suo sviluppo. E' consigliabile effettuare la potatura iniziando dalla parte apicale, in maniera da non dover ritornare, in seguito, sullo stesso ramo.

Dopo aver rimosso un ramo è opportuno coprire la zona del taglio con del mastice da potatura in modo da proteggere la pianta e facilitare la cicatrizzazione: più sono grandi le dimensioni del ramo rimosso più questa operazione diventa importante.

Nell'eseguire lo sfoltimento di foglie e rami si deve tenere in conto di non eliminare più di un terzo delle foglie della pianta, altrimenti si creerebbe uno sbilanciamento tra il nutrimento fornito dall'apparato radicale e quello richiesto dalla parte superiore.

All'inizio delle operazioni è opportuno sterilizzare la lama delle forbici con una fiamma, per evitare che la pianta sia attaccata da funghi o batteri presenti sull'utensile.

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La potatura di mantenimento

bonsai E' la potatura più leggera, ma anche la più accurata, e si occupa di: mantenere la forma, fare in modo che la luce raggiunga tutte le sue parti e, infine, assicurare che le foglie mantengano una dimensione contenuta. Si effettua lungo l'arco dell'anno e generalmente interessa i rami più piccoli e le foglie della parte superiore ed esterna perché crescono più velocemente. In questa potatura si rimuovono le gemme nascoste a favore di quelle in vista, i succhioni (rami verticali), e i rami che crescono alla base del tronco. Tali parti devono essere recise il prima possibile, affinché la pianta non venga privata di sostanze nutritive.

In caso di pini e conifere per la rimozione degli aghi non devono essere utilizzate le forbici, ma va effettuata la pizzicatura: si mantiene fermo il ramo e si tirano gentilmente gli aghi in modo che le foglie si rompano nel punto più debole. Utilizzando delle forbici le punte degli aghi tagliati diventerebbero marroni, creando antiestetiche macchie nel colore della chioma.


La potatura di formazione

bonsai di ulivo Rappresenta il momento in cui si definisce o si cambia la forma del bonsai, per questo motivo è più invasiva della precedente e deve essere effettuata nel momento del riposo vegetativo, in genere nei mesi di gennaio e febbraio.

L'attrezzo da utilizzare per questa operazione è la tronchese concava per rendere meno visibili i tagli ai rami di grandi dimensioni.

La prima cosa da fare nella potatura di formazione è guardare la pianta e decidere la forma da darle. Nella rimozione dei rami non esistono regole specifiche ma solitamente si eliminano: i rami paralleli, quelli a ruota di carro (cioè rami che si trovano alla stessa altezza del tronco e sono disposti a raggiera) e infine quei rami che sono sproporzionati, dalla base alla cima la dimensione dei rami deve essere decrescente. Nel dare forma ad un bonsai è bene tenere presente che la parte anteriore dovrebbe essere più libera della parte posteriore in modo da poter apprezzare a prima vista la pianta in tutta la sua completezza.



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