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Il terriccio utilizzato per la coltivazione delle migliori orchidee Cymbidium è lo stesso delle altre specie. Solitamente si utilizza un composto neutro, alcalino e leggero, costituito da 2 parti di osmuda, 1 di Sfagno e 1 di terriccio da giardino. Per evitare dei ristagni di acqua, dannosi per la pianta, occorre miscelare a questo composto della perlite, polistirolo, pezzetti di corteccia di pino o altri materiali inerti. Inoltre, per favorire il drenaggio dell’acqua bisogna utilizzare dei vasi con fori, evitando che l’acqua rimanga al loro interno e danneggiando la pianta. Il rinvaso, indispensabile per favorire la crescita delle migliori orchidee Cymbidium, deve essere portato a termine ogni 3 / 4 anni dopo la fioritura. Prima di togliere la pianta dal vecchio vaso, occorre bagnare bene le radici, rendendole elastiche e meno soggette a rottura. In seguito occorre analizzare la struttura delle radici stesse, tagliando con forbici disinfettate quelle secche e applicando un prodotto fungicida. Infine, si conclude col rinvaso e dopo una settimana si innaffia la pianta.
La concimazione delle migliori orchidee Cymbidium avviene ogni 30 giorni circa utilizzando quantità di concime ben precise. Può essere utilizzato il concime universale, utilizzando una dose dimezzata rispetto a quella riportata sulla confezione o in alternativa, utilizzare un tipo di concime adatto allo sviluppo stesso della pianta. Durante il periodo vegetativo l’orchidea ha bisogno di azoto mentre, durante la fioritura ha bisogno di azoto; durante gli altri periodi è conveniente utilizzare concimi a base di azoto, potassio e fosforo. È utile sapere che la concimazione è bene eseguirla quando il terriccio è bagnato. Le migliori orchidee Cymbidium devono essere innaffiate in modo tale da non lasciare che il terriccio resti asciutto, sempre evitando il ristagno e quindi la morte della pianta. Durante la stagione estiva l’annaffiatura avviene 2/3 giorni a settimana mentre, in inverno 1 volta a settimana massimo. Inoltre, in entrambe le stagioni è bene vaporizzare la pianta in modo tale da far respirare le foglie e conferirgli quel grado di umidità indispensabile alla pianta.
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