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Come affermato in precedenza, la fioritura delle orchidee è garantita dall’uso di concimi specifici. Si possono utilizzare prodotti liquidi o in polvere anche se, quelli più favoriti sono quelli che la pianta assorbe attraverso le radici; quelli che devono essere vaporizzati sulle foglie sono meno indicati, soprattutto se la pianta si trova all’interno dell’ambiente domestico. Prima di procedere con la concimazione, è bene bagnare con dell’acqua le radici, in modo tale da favorirne l’assorbimento. Riguardo alle dosi da utilizzare, solitamente esse sono riportate sul retro della confezione e, corrispondono a circa un grammo di fertilizzante per un litro di acqua. Un altro consiglio è quello di alternare la fertilizzazione del fiore all’innaffiatura, così si evita un eccessivo accumulo di sostanze chimiche che potrebbero causare danni o problemi di altro genere.
La durata della fioritura delle orchidee può arrivare fino a qualche settimana grazie al connubio tra giusta temperatura, livello di umidità ed esposizione alla luce. Nel momento in cui la pianta sfiorisce, occorre seguire qualche regola in modo tale da rifornire la pianta di nuove energie indispensabili per la fioritura successiva. In primo luogo occorre eliminare lo stelo nella zona dell’ultimo nodo in cui è nato il vecchio fiore. Questo avviene perché nel punto in cui i nodi sono vuoti, essi non sono più in grado di far nascere nuove gemme e quindi permettere la nascita di un nuovo fiore. Le nuove infiorescenze, solitamente si sviluppano dopo circa 3/ 4 mesi dalla precedente. Se si notano steli secchi, si recidono per agevolare la formazione di altri e quindi la nascita di nuovi fiori.
La pianta, come la fioritura delle orchidee è sempre oggetto di studio perché si vuole capire meglio come ottenere e mantenere i magnifici fiori di questo vegetale. Prima si pensava che per avere delle infiorescenze, occorresse somministrare alla pianta del concime a base di magnesio e fosforo. Oggi invece, è stato scoperto che il magnesio è un prodotto chimico necessario per la fotosintesi clorofilliana, l’alimentazione e in grado di attivare alcuni processi metabolici indispensabili per le orchidee. La fioritura delle stesse ha una correlazione con il livello di saccarosio presente nelle foglie e con l’apporto di certe quantità di magnesio. Mentre, l’apporto di azoto e fosforo non sono in grado di controllare né la comparsa delle gemme e tanto meno dar vita a una rigogliosa fioritura.
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