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La coltivazione degli asparagi richiede che una parte dell'orto (asparagiaia) sia dedicata ad essi per alcuni anni, senza alternare la coltura con quella di altre piante. L'asparago predilige un clima temperato in zona pianeggiante o in collina e deve essere impiantato in un punto soleggiato. Si adatta pressoché ad ogni tipo di terreno, anche roccioso, preferibilmente sabbioso e comunque ben drenato. Prima della messa a dimora, è consigliabile stendere uno strato di argilla espansa, a circa 75 cm di profondità. La semina si effettua in semenzaio, in primavera, ad 1 cm di profondità ed in file distanti 30 cm. Dopo che i semi hanno germogliato, circa un mese, si esegue un diradamento e si lascia una piantina ogni 10-12 cm. Tenere immersi in acqua i semi per una notte, favorirà il germogliamento. Un anno dopo la semina, da febbraio ad aprile, si avranno le piante per l'asparagiaia.
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Poiché la semina non assicura le stesse caratteristiche della pianta madre, si preferisce la riproduzione tramite zampe (l'insieme di rizoma, radice e gemme), di 2 o 3 anni, acquistate in vivaio. La messa a dimora si effettua tra la fine della stagione invernale e l'inizio di quella primaverile. Nelle buche, distanziate di circa 45 cm, si stende uno strato di concime organico di 5 cm, coperto poi da terra. Si inseriscono le zampe, a 25 cm circa, e si ricopre il tutto con un ulteriore strato di terra di 10 cm. La distanza tra le file sarà di un metro. Nei primi anni la pianta ha bisogno di molta acqua, soprattutto in estate, ed il terreno deve restare sempre umido. La coltivazione degli asparagi prevede ogni anno, in inverno, di concimare con il letame ed eseguire una potatura dei rami vecchi. L'erba normale deve essere falciata regolarmente mentre le infestanti potranno essere rimosse manualmente o per mezzo di diserbanti.
La raccolta dura 2 o 3 mesi, tra la fine della stagione invernale e la tarda primavera. I turioni vanno raccolti quando fuoriescono dal terreno di 8-10 cm, tagliandoli, senza strappi, con l'apposito coltellino. La raccolta dovrebbe limitarsi a 2 asparagi per pianta nei primi 2 anni, per consentire alle zampe di incrementare le radici. I turioni devono essere incisi il più possibile vicino alla base, per evitare dei monconi che, marcendo, possono deteriorare l'intera pianta. Il coltello va infilato nel suolo obliquamente, avvicinando la lama al punto da cui è prevedibile che si sviluppi l'asparago. Il taglio del turione si effettua prima che l'apice perda la forma appuntita, con le squame aderenti. Il ciclo vitale della pianta degli asparagi prevede 3 fasi: l'allevamento, cioè i primi 2 anni, con grande sviluppo vegetativo e poca produzione; la fase produttiva, crescente dal 3° anno al 4° e costante fino al 10°; la fase decrescente, dal 10° anno in poi.
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