Narciso coltivazione
I narcisi sono bulbose la cui coltivazione è ampiamente diffusa in Europa e in moltissimi altri punti del globo. La coltivazione è affiancata da una crescita selvatica e spontanea, che nei boschi collinari e montani. I narcisi, sono piante ornamentali, di estrema bellezza, declinazioni variegate di profumazioni, colori e dimensioni diverse. Il narciso è un fiore invernale, che sviluppa delle radici bulbose abbastanza grosse, (tra i cinque ed i sette centimetri); prima della fioritura, lo stelo si ricopre di foglie: i bulbi infatti, vanno interrati in autunno per favorire la fioritura nel pieno dell’inverno. Le foglie sono nastriformi, e hanno una colorazione scura, di un verde intenso quasi cupo ed hanno un portamento eretto. I fiori sbocciano singolarmente, anche se a volte tendono a riunirsi più esemplari insieme ed hanno una colorazione che varia dal giallo, al bianco, all’arancio. Sono composti da un corpo centrale, attorno al quale si apre una sorta di areola ampia, composta dai petali del fiore. Tra le caratteristiche più salienti del fiore di narciso, vi è la sua profumazione, intensa, forte, inebriante, assolutamente inconfondibile. Il narciso è fiore che necessita di un clima piuttosto fresco, che trova la sua collocazione ideale in terreno morbido e freso, esposto a mezz’ombra. La temperatura ideale per questo fiore, è medio bassa, ma non troppo rasente lo zero. Essendo un fiore invernale, il narciso teme il caldo afoso, e le temperature elevate: le esposizioni prolungate al sole, e la mancanza di irrigazioni, come di altre pratiche colturali similari, potrebbero influire sulla fioritura, e sulla formazione del fiore. La moltiplicazione di questi fiori, avviene tramite un processo di separazione per cespi: la nuova pianta, tenderà a conservare le medesime caratteristiche della pianta madre. I bulbi vanno seminati durante la stagione autunnale, per avere una rigogliosa fioritura in inverno: la profondità delle buche dovrà essere doppiamente proporzionale alla grandezza dei bulbi. Questi dovranno inoltre essere ben distanziati tra loro, cosi da poter sviluppare le radici in modo libero. Il terreno dovrà essere poco compatto: più questo si presenta solido, meno le buche dovranno essere profonde. Le pratiche colturali inerenti a questo fiore, sono le classiche: innaffiatura, potatura, rinvaso. Il narciso è u fiore che viene messo a dimora da settembre a dicembre, per cui non necessita di costanti innaffiature: il periodo della messa a dimora, coincide con i periodo delle piogge. Le irrigazioni andranno eseguite a terreno asciutto, solo se, le piogge tenderanno a scarseggiare. Se il narciso verrà piantato in vaso, necessiterà di maggiori cure e di maggiori attenzioni, soprattutto in relazione alle innaffiature. Se il narciso non è messo a dimora in terra, anche il rinvaso, dovrà essere effettuato con maggiore frequenza, cosi da consentire alle radici di espandersi liberamente. La concimazione va eseguita una volta al mese circa, durante la fase di sviluppo vegetativo: al fertilizzante in forma liquida, andrà aggiunto del fosforo disciolto e del potassio. I narcisi, vanno tutelati dalle gelate con interventi di pacciamatura: paglia fieno e ed elementi similari, dovranno ricoprire le radici ed i bulbi. Se il freddo tende ad intensificarsi, i bulbi andranno estirpati dal terreno, per essere messi a dimora in un luogo asciutto e lievemente ventilato, per poi essere rimessi a dimora in terra, ad inverno superato. La scelta della location di collocazione, in questa fase, ha un’importanza fondamentale, in quanto, i bulbi, una volta estirpati, risultano essere più deboli e di conseguenza facilmente attaccabili da funghi e muffe che scatenano patologie fungine. Sono diverse le malattie che possono compromettere la crescita del fiore, tra queste le più comuni sono: il marciume radicale, la muffa bianca, la muffa grigia, il seccume delle foglie, ed ancora acari, mosche e larve che si nutrono della linfa del fiore. I narcisi, possono essere coltivati anche in serra.
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