come curare il girasole
I girasoli sono fiori ornamentali, di una bellezza disarmante: hanno petali fitti e grossi di colore giallo, che circondano la linea della circonferenza dell'inflorescenza centrale di colore marrone attaccata ad un penducolo che si collega ad uno stelo che può superare il metro di altezza. E' un fiore che non richiede particolari abilità per essere coltivato: esso infatti viene considerato un complemento d'arredo, per i suoi colori accesi e sgargianti che sanno di primavera, di bellezza, di libertà di sole. Per la sua fattezza estetica, il girasole, richiama una serie di significati specifici: è il fiore dell'allegria, della bellezza, della solarità, dell'amicizia, della sensibilità d'animo. La sua funzione ornamentale, si accompagna ad un più vasto campo semantico. Il girasole, può essere coltivato in terrazza come negli spazi aperti, dove colora di un giallo acceso gli immensi campi in cui cresce. Una leggenda racconta che il girasole in origine era una ninfa bellissima, innamorata perdutamente del dio sole; il suo amore però non era corrisposto. La ninfa continuava ad inseguire il sole ed il suo corso, senza mangiare né dormire. Il padre degli dei, Zeus, avendo pietà per il dolore della ninfa, decise di trasformarla in un fiore bellissimo, che avrebbe seguito il sole col suo sguardo, per restare in vita. Dalla leggenda, si conserva il legame tra il fiore ed il sole, e la stretta interdipendenza che il primo sviluppa nei confronti del secondo. Il girasole, infatti, non necessita di particolari cure, ma per crescere e conservare la sua bellezza, deve crescere in un luogo soleggiato, costantemente illuminato dal sole. La temperatura ideale dell'habitat del girasole, oscilla tra i dieci ed i sedici gradi centigradi, per cui è media; questi fiori non si adattano ad un ambiente dove il clima si presenta particolarmente rigido, infatti stentano a diffondersi nelle zone umide e poco illuminate dal sole. I girasoli furono importati in Europa dalla popolazione degli Incas, che per primi avevano conosciuto e apprezzato le caratteristiche di questo meraviglioso fiore. In Europa, il girasole si diffuse in diverse zone, sia come fiore ornamentale, sia come elemento di produzione di un olio ricavato dai suoi semi: l'olio di girasole. Il girasole non richiede delle pratiche colturali particolarmente complesse: la prima regola è inerente alla scelta del vaso o del terreno; le specie di girasoli tendenti ad una grandezza medio piccola, si adattano meglio alla coltivazione in vaso, mentre le specie di girasoli che superano il metro di altezza, trovano maggiore confort in uno spazio aperto. Il terreno ideale per coltivare i girasoli, è un terreno particolarmente ricco di concime, dunque molto fertile; il terreno può essere miscelato a sabbia e torba cosi da facilitare il drenaggio. La preparazione del terreno, va effettuata concimandolo e vangandolo due o tre settimane prima di piantare i semi del fiore. Le buche dovranno essere poco profonde, tra i tre ed i cinque centimetri circa, ma dovranno distanziarsi circa un metro, per favorire lo sviluppo dell'apparato radicale all'interno del terreno, senza pericolo di sovrapposizione e sovraccarichi tra le varie radici. Le cure di cui necessita il girasole, sono inerenti alle classiche pratiche colturali, come l'innaffiatura, che deve essere costante ma non abbondante, poiché i girasoli temono i ristagni, le potature, che devono essere effettuate solo se i fiori tendono ad appassire, e la concimazione del terreno, che come sottolineato sopra, avviene solitamente prima della semina. I girasoli vanno esposti al sole costantemente, per cui vanno direzionati a sud. Temono, come la maggior parte delle piante, sia le muffe che gli afidi: la metodologia preventiva similare rispetto a quella utilizzata per le altre piante, mentre quella curativa spesso è inutile. Preventivamente si può concimare il terreno con azoto e potassio per proteggere questi fiori dall'attacco di muffe. I girasoli possono essere attaccati anche dai parassiti.
COMMENTI SULL' ARTICOLO