Come coltivare i garofani

Le diverse specie di garofano

Quella del garofano è una famiglia piuttosto numerosa che comprende: - specie annuali che vanno, dunque, rinnovate ogni anno, come ad esempio il garofano cinese; - specie perenni, come i garofani comuni e piumosi. Queste specie sono anche le più profumate; - specie biennali, il cui ciclo vegetativo si spalma in due anni e, dopo la fioritura, muoiono. Appartengono a questa specie, ad esempio, i garofani dei poeti. In generale, la pianta di garofano cresce e si sviluppa a forma di cuscino, ricca di foglie fini e dalle sfumature azzurrastre. I fiori sbocciano, generalmente, nei mesi che vanno da maggio a settembre. Gli steli dei fiori, che sono eretti e con qualche tratto nodoso, raggiungono dai 20 ai 50 centimetri e sviluppano 4 o 5 corolle. I colori dei fiori variano dal bianco, al rosso, al rosa, la lilla, all’arancione, per non sottovalutare poi le particolari e bellissime varietà screziate.
Garofano rosso

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La messa a dimora

Garofano screziato Generalmente il garofano viene venduto in vaso e va piantato nei mesi che vanno da settembre a maggio. Nei luoghi a clima caldo e secco sarebbe meglio che la pianta venisse piantata in inverno, viceversa, in presenza di climi freddi o su della terra con presenza di argilla e pesante, è preferibile piantare in primavera. I garofani hanno bisogno dell’esposizione al sole e prediligono un terreno che sia ben drenato e ricco moderatamente. Sopportano bene la presenza di eventuale calcare e resistono anche alla siccità dell’estate. Prima di piantare, il terreno va vangato, così da togliere le eventuali erbacce, e poi va aggiunta della sabbia o della ghiaia per facilitare il drenaggio del terreno. Prima dell’effettiva piantagione, i vasi vanno immersi in un secchio d’acqua così da idratare a dovere la zolla di terra in questione. La buca in cui il vaso andrà inserito dovrà essere due volte più grande del volume stesso del vaso, e cioè, in pratica, di una ventina di centimetri per lunghezza e larghezza. Una volta che avrete inserito il vaso, la buca va riempita. Comprimete leggermente il terriccio e annaffiate per assestare il tutto.

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    Coltivare il garofano in vaso

    Bouquet di garofani Il garofano può essere coltivato anche in vasi e fioriere. In questo caso il terreno che utilizzerete dovrà essere un misto a base di terra vegetale, sabbia molto grossolana e terriccio. Per ottenere un’ottima fioritura, la pianta va annaffiata costantemente durante la primavera in modo che il terreno non sia mai del tutto asciutto. Nella coltivazione in vaso, il garofani vanno concimati, sempre durante la primavera, ogni venti giorni con un concime che sia specifico. Questo va diluito nell’acqua dell’annaffiatura. Nel caso in cui sceglieste un concime granulare, dovrete somministrarlo alla pianta ogni 3 o 4 mesi. Man mano che li vedete apparire, togliete gli steli appassiti, così da stimolare le successive fioriture. Durante l’inverno premuratevi di sistemare la pianta in un luogo che sia il più riparato possibile e assicuratevi che la temperatura non superi i 20 gradi.


    Come coltivare i garofani: Potatura e cura della pianta

    Garofani lilla e viola I garofani sono in grado di vivere a lungo e senza che richiedano una cura particolare e impegnativa. Di tanto in tanto, durante la crescita della pianta, sarà necessario ricorrere all’irrigazione così da facilitare il radicamento della pianta. Lo stesso nei periodi più secchi affinché la fioritura estiva sia il più rigogliosa possibile. Stare attenti a togliere gli steli appassiti. Alcune specie di garofano, come quelli comuni o quelli piumosi, potrebbero aver bisogno di tutori per il sostegno di alcuni steli che potrebbero piegarsi con il peso dei fiori. Nessuna malattia o parassita estremamente dannosi colpiscono questa pianta. Non è richiesta nessuna potatura specifica, va effettuata giusto una lieve pulizia dei ciuffi quando l’invero è finito, in modo da togliere le parti che si sono seccate.


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