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Una particolarità della bouganvillea sono i suoi fiori: sono piccolissimi, tubolari, di colore bianco o giallo crema, avvolti in grandi brattee colorate in genere di un rosa intenso o fucsia, mentre in alcuni ibridi sono bianche, gialle, rosse o arancio. Le bouganvillee sono piante molto vigorose che si sviluppano molto velocemente, producendo un’incontenibile cascata di rami e fogliame. In estate l’arbusto si ricopre di questi piccoli fiori nascosti dalle brattee, creando pareti vivaci e appariscenti, se la pianta viene lasciata crescere come rampicante su pergole o muri. Le bouganvillee si sono adattate ormai al clima mediterraneo, ma è difficile che qui si sviluppino spontaneamente come in sud America. Di solito vengono coltivate, per abbellire giardini e parchi. Questa pianta può estendersi fino a 10 metri; le specie più coltivate in Italia sono la bouganvillea spectabilis, di genere lianoso con brattee rosa acceso, e la bouganvillea lateritia, con brattee di color rosa salmone.
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Le bouganvillee sono piante che prediligono i luoghi esposti al sole, anche perché l’esposizione diretta ai raggi del sole favorisce una buona fioritura. Se la pianta viene messa a dimora all’ombra, invece, si otterrà un folto fogliame ma privo di fiori. Questo rampicante, però, teme un po’ il freddo, quindi è meglio coltivarla in un luogo riparato dal vento, ossia a ridosso delle case, su terrazzi, balconi e pergole. Le gelate possono danneggiare i rami, ma con la potatura primaverile si risolve il problema e la pianta si riprende subito. Nelle zone molto fredde la bouganvillea va coltivata in vaso, così da poter essere coperta con appositi tessuti durante l’inverno. I terreni devono essere ben drenati perché il ristagno dell’acqua può causare la perdita delle foglie o danni alle radici. Ma anche la siccità prolungata può creare seri problemi, come appunto la caduta delle foglie. Bisogna annaffiarla solo quando il terreno è ben asciutto da marzo a ottobre; di inverno si annaffia saltuariamente, quando non piove.
Da aprile a settembre, ossia nel periodo vegetativo, la bouganvillea va concimata con concime per piante da fiore mischiato all’acqua delle annaffiature, ogni due settimane. In genere questa pianta si pota a fine inverno: bisogna eliminare tutti i rami danneggiati dal vento o dalle piogge e anche quelli troppo piccoli. Poi vanno accorciate tutte le ramificazioni per favorire la nascita di nuovi germogli. Nelle zone molto fredde la bouganvillea va potata anche in autunno per ridimensionare la chioma e favorire così la sua protezione con tessuti specifici durante l’inverno. Alcune varietà arbustive vanno potate più frequentemente per far sì che l’arbusto mantenga una fogliame folto, altrimenti nel tempo la pianta si allungherà troppo rimanendo spoglia nella parte inferiore. Gli esemplari che vengono coltivati in clima mediterraneo possono anche non essere potati per lasciarli sviluppare in maniera più densa; al limite si possono solo cimare a inizio primavera. Le bouganvillee vengono colpite di rado dai parassiti: può accadere solo se sono esposte a forti piogge o se il terreno non è ben drenato. In tal caso bisogna intervenire con appositi insetticidi.
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