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Il successo o il fallimento delle coltivazione delle rose dipende dalla messa a dimora. Il primo passo è scavare una buca semicircolare di mezzo metro di diametro e distribuire sul fondo del letame maturo. Quindi si stende uno spesso strato di terra su cui va impiantato il panetto contenente le radici. Si inserisce poi la pianta verticalmente, si richiude la buca con terriccio universale, si pressa per bene e si annaffia abbondantemente. Non bisogna piantare rose su un terreno che ha già ospitato altre rose, in quanto le precedenti lo hanno impoverito e riempito di tossine. La rosa ha ama la luce solare diretta per almeno 6 ore al giorno ma non le temperature troppo alte, che possono bloccare la fioritura. Per evitare il surriscaldamento radicale, all'inizio dell'estate occorre sistemare della pacciamatura attorno al fusto per mantenere fresco e umido il terreno.
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La pianta della rosa richiede, di solito, due annaffiature a settimana, senza bagnare esageratamente il terreno. Durante la stagione estiva, è opportuno aumentare l'apporto idrico fino a tre-quattro volte a settimana. Bisogna fare attenzione a non bagnare le foglie, i fiori ed il fusto onde evitare malattie fungine. Il terreno migliore è argilloso, ricco di sostanze nutritive e ben drenato, per evitare pericolosi ristagni idrici. Eventualmente vanno aggiunte ghiaia o sabbia. La concimazione va effettuata con concime naturale come lo stallatico, che arricchisce la terra si sostanza organica. I concimi chimici dovranno essere granulari a rilascio lento a base di azoto, potassio, fosforo e microelementi, somministrati a seguito della potatura invernale. Questa concimazione potrà essere ripetuta nel corso del periodo vegetativo.
Nella coltivazione delle rose la potatura si rivela indispensabile per regolare lo sviluppo della pianta. Deve essere eseguita prima dell'inizio della ripresa vegetativa, nei mesi di gennaio e febbraio. Lo scopo della potatura è dare alla pianta una forma ordinata, eliminare i rami vecchi, deformati o troppo sottili. Inoltre l'operazione di taglio stimola la crescita di rami nuovi, riduce la grandezza della chioma e porta la pianta a produrre meno fiori ma più grandi e più belli. Ogni specie di rosa richiede un differente tipo di potatura e non si può generalizzare. I parassiti che più frequentemente attaccano la rosa sono: il ragnetto rosso, che si nutre della linfa, e l'afide verde, che distrugge i germogli. Il bruco della tentredine nera divora le foglie della rosa. In questi casi è necessario l'utilizzo di insetticidi. L'oidio si manifesta come muffa bianca, la ruggine con macchie rosse la ticchiolatura con macchie nere e gialle. si combattono con rame o fungicidi.
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