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Ovviamente se la potatura viene effettuata come intervento d'urgenza necessario alla salvaguardia del nostro ficus o filodendro e non bisogna perdere tempo, può andare bene qualsiasi periodo dell'anno.
Solitamente i rami delle piante da appartamento non sono troppo spessi, quindi non è necessario procurarsi strumenti particolari, bastano un paio di cesoie a "incudine", di solito abbastanza economiche, oppure a "becco di pappagallo", più maneggevoli, che permettono di ottenere un taglio più netto. Servirà inoltre della pasta cicatrizzante per bloccare la fuoriuscita di lattice per le specie che lo producono; quello della dieffenbachia e di alcune qualità di ficus è velenoso, quindi un paio di guanti di gomma e un telo di plastica o un giornale per non sporcare possono rivelarsi utili.
Se la nostra potatura è solo a scopo estetico e la nostra pianta gode di buona salute grazie a una corretta annaffiatura, concimazione ed esposizione si può procedere alla "cimatura", ovvero alla rimozione dei germogli, in modo da favorire uno sviluppo della chioma più ricco e omogeneo. Per le piante come il ficus è meglio rimuovere i germogli in alto per permettere lo sviluppo laterale, per il tronchetto della felicità, ad esempio, invece è opportuno rimuovere quelli laterali per favorire la conformazione tipica della dracena fragrans. Questa pratica è consigliata sulle piante giovani, su quelle con già qualche anno di vita alle spalle è meglio applicare la "speronatura", ovvero la rimozione di una parte di ramo più o meno consistente. In questo caso sarà opportuno applicare la pasta cicatrizzante in modo che non fuoriesca troppa linfa o lattice. Se la fuoriuscita non è abbondante può bastare anche una spruzzata d'acqua.
In caso di una forte presenza di foglie morte di solito basta staccare le stesse e la pianta riprende subito un aspetto gradevole. Nel caso però che la quantità di foglie da staccare sia molto abbondante, magari in seguito a qualche trattamento per salvarla da parassiti, oppure semplicemente a causa dell'età, è preferibile ricorrere ad una potatura estrema, addirittura a 10-15 centimetri dalla base del fusto. In questo modo si otterrà una pianta madre già provvista di radici che riprenderà a crescere, e le talee rimanenti potranno essere ripiantate in diversi vasi, in modo da avere nel giro di qualche mese delle nuove piantine.
Un altro tipo di potatura è la "resezione" delle radici.
Quando le radici della pianta crescono troppo rispetto al vaso e iniziano a spuntare fuori dalla terra la pianta è sofferente ed è il caso di procedere estraendo la zolla dal vaso e, dopo averla appoggiata su una superficie, rompendola delicatamente per distanziare le radici. Si procederà quindi a tagliare quelle più spesse e a lasciare quelle più fini, che assorbono gli elementi nutritivi, stando molto attenti a non toglierne troppe per non indebolire eccessivamente la pianta.
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