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Le piante di rose rampicanti ed alcune varietà a cespuglio fioriscono sui rami dell'anno precedente e dovranno essere sottoposte a potatura subito dopo la fioritura. Di solito piante di rosa sono innestate per consentire un migliore sviluppo delle radici, grazie ad un robusto portainnesti. I polloni che crescono dalle radici vanno tagliati perché esteticamente sgradevoli. Il taglio sarà netto e radente alla radice da cui nasce. Vediamo ora quando potare le rose a cespuglio ed in che modo. Le giovani rose piantate in inverno vanno potate all'inizio della primavera. Le rose piantate in primavera, invece, si potano una volta messe a dimora. È necessario recidere i rami danneggiati e quelli tendenti verso l'interno e potare in corrispondenza delle gemme rivolte verso l'esterno, lasciandone 3 o 4. Le piante adulte poco sviluppate vanno potate drasticamente mentre quelle robuste solo moderatamente. È bene lasciare 3-4 gemme sui rami deboli e 5-6 su quelli forti.
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Le piante di rosa ad alberello si potano nello stesso modo di quelle a cespuglio. La potatura delle rampicanti giovani prevede di rimuovere i rami deboli e lasciare quelli robusti, con 5-6 gemme. Le rampicanti adulte vanno potate nella stagione estiva, dopo la fioritura, tagliando i rami più vecchi che hanno fiorito più volte. I rami di un anno di età saranno accorciati di 2-3 gemme e tagliati via tutti i piccoli rami secondari. Occorre rimuovere anche i fiori appassiti e la vegetazione sviluppatasi dalle radici della pianta innestata. Nel primo anno dopo il rinvaso delle piante giovani saranno recisi i rami con 3-5 gemme, in base alla robustezza. Per ciò che riguarda le rose adulte, si taglieranno tutti i polloni nati durante la stagione invernale e i rami secchi e rovinati, con l'accortezza di lasciare 5-6 gemme.
Oltre a sapere quando potare le rose, è molto importante conoscere il modo corretto di effettuare il taglio, per assicurarsi che l'operazione di potatura abbia successo. Uno dei pericoli da scongiurare, dopo il taglio, è l'attacco da parte di funghi e muffe. La prima cosa da tenere presente è l'inclinazione del taglio e l'angolazione con cui tenere la mano. Occorre tagliare obliquamente rispetto alla sezione del ramo e quindi in modo inclinato rispetto al suolo. In questa maniera l'acqua piovana potrà scivolare facilmente e non ristagnare sulla superficie di taglio. Un taglio effettuato in maniera diritta, perpendicolare al ramo, favorisce invece eventuali marciumi, oltre allo sviluppo di dannose muffe e di malattie fungine. L'angolo migliore è quello di circa 45°. Un altro aspetto importante da prendere in considerazione è la posizione delle gemme. Non bisogna infatti recidere né troppo vicino né troppo lontano da esse.
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