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Se si considera il bonsai mandarino dal punto di vista strutturale, sarà necessario fare spazio a delle osservazioni di tipo logistico, che tendono ad influenzare le pratiche colturali: la grandezza del frutto è notevole, cosi come il suo peso, per cui, i rami del bonsai tendono a curvarsi o a spazzarsi sotto la pressione gravitazionale. Per questa specifica motivazione, i bonsaisti, tendono ad orientarsi sempre di più verso bonsai da frutto più piccoli, come il ciliegio e l’albicocco: per questa sua particolare caratteristica, il bonsai mandarino, cosi come il pesco, necessitano di continui interventi di potatura e applicazione di pesi e fili tiranti. Quando il bonsai si trova nella fase del riposo vegetativo, si potrà realizzare l’applicazione di corde e piccoli fili, che verranno collocati al di sotto della base del vaso, o verranno legati a dei pesi specifici che aiuteranno a bilanciare la stabilità della pianta.
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Il bonsai mandarino ha bisogno di essere irrigato in media due volte a settimana durante la stagione estiva, prestando la massima attenzione al quantitativo d’acqua. Come tutti i bonsai e la maggior parte delle piante, il mandarino, teme i ristagni idrici, per cui, il dosaggio va calcolato con moltissima attenzione. Durante il periodo invernale, le innaffiature andranno ridotte notevolmente a due volte al mese circa. Qualunque regola, relativa a questa pratica colturale, è sottoposta a canoni di flessibilità, poiché in pratica, possono realizzarsi diversi tipi di condizioni che possono influenzare il numero delle volte in cui viene eseguita questa operazione. Il clima, ad esempio, rappresenta un fattore molto importante, poiché a mano a mano che ci si sposta al sud, aumenta il caldo e di conseguenza variano le pratiche colturali. Il terreno migliore per il bonsai mandarino, è un terreno morbido, composto misto da sabbia e torba: il rinvaso è l’operazione che si lega al terreno e alla sua sostituzione, che va effettuata sempre dopo un anno. Il terreno viene sostituito, perché col tempo, tende a compattarsi in modo eccessivo, bloccando le radici nella loro crescita e favorendo l’ispessimento delle delle radici vecchie.
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