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Il rosmarino è una pianta sempreverde, che si sviluppa principalmente nelle zone del mediterraneo. E’ un bonsai selvatico, da esterno, che necessita di un clima mediterraneo, e di una location ben illuminata dal sole. Resiste anche alle basse temperature, ma teme le gelate e i repentini sbalzi di temperatura. Le pratiche colturali di base, sono l’innaffiatura, la concimazione, il rinvaso. L’innaffiatura è un’operazione che varia in relazione alla tipologia di clima, in relazione al quantitativo di terreno, alla grandezza del vaso e alla capacità di resistenza di ogni singola pianta alla carenza d’acqua. Gli interventi di irrigazione vanno misurati con estrema cautela, soprattutto durante il periodo delle piogge e del freddo pungente. Durante la stagione estiva invece, le innaffiature andranno incrementate con interventi di nebulizzazioni sulla parte aerea della pianta. Nel periodo estivo bisognerà evitare gli interventi di irrigazione durante le ore più calde, prediligendo invece fasce orarie fresche, come al mattino, o a sera.
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Prendersi cura di un bonsai, significa effettuare una serie di operazioni coordinate che aiutano a prolungarne la sopravvivenza e a conservarne la bellezza. In particolare durante la fase di sviluppo, risulta essere fondamentale la concimazione: essa serve ad integrare i principi nutrienti necessari a rendere fertile il terreno; per favorire un rapido assorbimento delle sostanze fertilizzanti, si sceglie un concime liquido che va sparso sul terreno già umido. La concimazione aiuta il terreno a conservare le sue proprietà essenziali, favorendo in questo modo, un ottimale sviluppo della pianta. Il rinvaso, è invece un’operazione che va effettuata necessariamente ad anni alterni: il terreno infatti andrà sostituito con un terreno composto da sabbia, torba e ghiaia, affinchè sia fresco, soffice e drenante cosi da evitare spiacevoli ristagni idrici. L’operazione di rinvaso, prevede inoltre l’eliminazione di tutte le radici grosse e legnose, che impediscono la crescita di quelle nuove. Queste vanno recise con delle tronchesi ben disinfettate, in modo tale da evitare che le radici recise, diventino veicolo di possibili infezioni.
La potatura, è un’operazione che viene effettuata raramente, poiché il bonsai rosmarino, non necessita di particolari interventi di recisione. La pinzatura, viene effettuata con le foglie ed i rami secchi. Si recidono inoltre i rami con portamento irregolare, o quelli colpiti da particolari insetti e muffe, che potrebbero contagiare la parte sana del bonsai, compromettendone in questo modo la sopravvivenza. Gli interventi di innaffiatura, concimazione, rinvaso e potatura, sono sempre accompagnate da una serie di altri interventi come l’applicazione di pesi e fili tiranti che aiutano a creare un contro-peso che aiuta il bonsai a conservare la sua postura.
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