Come curare un bonsai di ginepro
Il bonsai ginepro, è un sempreverde robusto, forte e resistente, dal portamento imponente e regale. Le sue foglie sono sottili aghi spessi di un verde tenero, e frutti simili a bacche che appena spuntate hanno una colorazione tendenzialmente bluastra, mentre nella fase matura, assumono un colore rosso intenso. Il bonsai di ginepro, viene coltivato nelle zone settentrionali dell’Europa, ed in parte a sud dell’Equatore. La duttilità e la malleabilità, sono caratteristiche intrinseche del ginepro, caratteristiche che incontrano la maestria dei bonsaisti che hanno riprodotto le caratteristiche peculiari di questa specie, in forma miniaturizzata. La sua spiccata resistenza alle diverse condizioni climatiche e a differenti ambienti, non esula questa pianta da una serie di naturali accorgimenti relativi in particolare ad eccessivi sbalzi termici, e a necessarie pratiche colturali. Durante il periodo delle gelate, o in occasione di costanti periodi di freddo intenso, si dovranno effettuare degli interventi sulle radici della pianta: si consiglia infatti di coprire lo strato superficiale del terreno con dei teli leggeri; il bonsai andrà collocato in un ambiente chiuso, lontano dalle fonti di calore, e dal freddo. I bonsai, hanno dimensioni ridotte, e radici spesso piccole, che affondano in poco terreno: partendo da questo assunto di base, bisogna controllare le innaffiature poiché esse sono necessarie, ma non devono mai risultare abbondanti. Il terreno, va irrigato solo se perfettamente asciutto e compatto; in caso contrario, è preferibile evitare di effettuare l’operazione. L’acqua in eccesso determina il fenomeno dei ristagni idrici, che causano l’attacco di funghi e muffe, principali cause di decesso delle piante. Il ristagno è un fenomeno causato da due fattori: l’eccesso d’acqua e dalla presenza di un terreno eccessivamente compatto. Se il bonsai, viene acquistato già formato, dovrà essere messo a dimora in un terreno misto, sempre composto di sabbia torba e ghiaia, elementi che facilitano l’assorbimento dell’acqua, e che conservano allo stesso tempo l’umidità. Il rinvaso, è un’operazione necessaria per tutti i bonsai, compreso quello di ginepro: si esegue, in questo caso, nel periodo di riposo vegetativo, dunque da novembre ad aprile, quando la piantina è ferma nel suo sviluppo. Le radici voluminose e spesse, vengono rimosse e tagliate, il terreno viene sostituito del tutto o in parte, e il bonsai viene collocato in un vaso più spazioso, affinchè le radici possano trovare il loro spazio di collocazione. Quando viene eseguito il rinvaso, il bonsai è maggiormente incline all’attacco di piccoli insetti, di muffe, di afidi, per cui, risulta indispensabile eseguire manovre di tutela, cospargendo il terreno di sostanze antiparassitarie. La potatura, è una pratica colturale necessaria, che va eseguita quando il bonsai è nel pieno del suo sviluppo vegetativo: essa infatti garantirà un andamento similare a quello della pianta da cui trae origine il bonsai, inoltre tende ad alleggerire la chioma, che con il passare del tempo tende ad appesantirsi. La potatura è dunque un’operazione di formazione, che però va eseguita anche per eliminare tutti rami malati, vecchi e secchi. Quando viene eseguita questa operazione, si dovranno utilizzare delle forbicine sterili, e sulla ferita, è consigliabile applicare del mastice cicatrizzante per evitare che le ferite stesse diventino veicolo di infezioni. Il bonsai ginepro, richiede l’applicazione di fili e pesetti, che diano nel tempo un andamento regolare alla pianta. Come tutti i bonsai, anche il ginepro ha la sua bellezza: è una pianta sempreverde, che si addice a diversi spazi, e che sposa diversi tipi di design. E’ un bonsai ornamentale, bellissimo, che impreziosisce gli interni. Ha una crescita più imponente rispetto ad altre tipologie di piante appartenenti a questa categoria, per cui, può essere collocato anche a terra, in un angolo, per dare valore a qualsiasi tipo di spazio.
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