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Il gelsomino, è una delle pochissime piante che presenta resistenza ai ristagni idrici e al contempo, non ama abbondanti e frequenti irrigazioni: la pratica dell’annaffiatura, dunque, tende a non seguire regole precise, ma si fa guidare dalle esigenze della pianta, da come si mostra il terreno, dal clima, da particolari condizioni della pianta, dalla grandezza del vaso. Come tutte le specie di bonsai, necessita di maggiori e più frequenti interventi durante il periodo di produzione vegetativa, mentre durante il periodo di riposo, gli interventi di innaffiatura potranno essere ridotti. Le innaffiature andranno eseguite in momenti diversi della giornata a seconda del periodo: in estate, si prediligeranno le ore fresche del mattino o della sera, in inverno, le ore centrali della giornata che corrispondono alle più calde. La pratica dell’irrigazione, tende a variare in relazione alle esigenze della pianta e alle sue specifiche caratteristiche.
Per integrare gli elementi nutrienti necessari allo sviluppo della pianta, va effettuata la concimazione: suddetta operazione, va eseguita in modo puntuale, ogni venti/venticinque giorni. Il terreno viene bagnato accuratamente, per essere preparato a ricevere nuovi elementi nutritivi che sarà in grado di assorbire più velocemente e sul terreno andrà sparso il concime sotto forma liquida. Il concime varia in relazione al bonsai, che in linea di massima, si reintegra con potassio, fosforo e azoto, i principali elementi nutritivi presenti nel terreno. La concimazione viene effettuata nel periodo che precede lo sviluppo vegetativo, cosi da garantire una maggiore fioritura. Altre operazioni necessarie, volte a conservare la bellezza della pianta, sono: la potatura, il rinvaso, tipiche per tutti i bonsai. Queste operazioni, sono correttive e preventive, ovvero, conservano lo stato della pianta, la sua bellezza, e la sua salute. Il rinvaso, va eseguito annualmente, durante i primi anni di vita del bonsai: è un’operazione che va eseguita necessariamente per eliminare le radici legnose della pianta e dare spazio alla crescita delle nuove; con il rinvaso, viene anche sostituito il terreno, con un terreno misto, composto da torba argilla e sabbia.
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