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Il castagno è affetto da diverse patologie, che possono determinare l’arresto del ciclo vegetativo. Alcune cause, si legano a mancanza di costanti pratiche colturali necessarie, o a agenti incontrollati, come l’attacco di insetti. Batteri, parassiti e insetti, rappresentano i principali nemici di questo piccolo albero: l’attacco, avviene depositando le uova all’interno delle gemme: quando le uova sono mature e pronte a schiudersi e succhiare il nettare dalle foglie. Per nutrirsi infatti, larve ed insetti, praticano dei fori sulle foglie e sui fiori, provocandone il conseguente appassimento. Alcuni insetti, provenienti da regioni esterne, trovano nel nuovo ecosistema terreno fertile per la loro colonizzazione, per cui, tendono a colonizzare le piante, in modo del tutto incontrastato. I parassiti e i batteri, cosi come alcuni tipi di insetti considerati “comuni”, possono invece essere eliminati con l’utilizzo di anticrittogramici, di antibatterici e spray antifungini. Questi prodotti, estremamente efficaci, rappresentano il giro di boa, ovvero, la soluzione ultima volta a favorire la guarigione della pianta.
Le misure preventive, sono rappresentate dalle pratiche colturali: le innaffiature, vanno effettuate con regolarità, poiché il castagno necessita di molta acqua, ma come tutti i vegetali, teme i ristagni idrici che potrebbero favorire l’attacco di muffe. Prima di eseguire l’operazione, sarà preferibile controllare attentamente il terreno: se questo si presenta perfettamente asciutto, l’irrigazione potrà essere effettuata. Il dosaggio dell’acqua va controllato con molta attenzione, poiché il castagno teme gli eccessi d’acqua. Durante la stagione estiva, le innaffiature andranno incrementate, con una media di una volta al giorno; di contro, nel periodo invernale, le irrigazioni, dovranno diminuire, fino a raggiungere una media di una volta a settimana. Dalla primavera all’autunno, vengono eseguite operazioni di concimazione, che aiutano a favorire lo sviluppo vegetativo delle foglie e dei fiori. Il concime va diluito nell’acqua utilizzata per le innaffiature, cosi che le sostanze nutrienti, possano distribuirsi e amalgamarsi con il terreno.
Potatura, applicazione di fili e pesi, e rinvaso, sono le operazioni che vengono effettuate affinchè la pianta conservi nel tempo la sua postura, senza perdere la capacità di avviare un nuovo ciclo vegetativo. Il bonsai, è un albero in miniatura, che si trova ad essere costretto in uno spazio minimo, che è quello del vaso, che spesso impedisce una crescita fluida della pianta stessa. L’applicazione di fili e pesi, interessa i rami giovani, che indirizzano nel tempo, tutto l’andamento della pianta. Il rinvaso invece, viene eseguito inizialmente ogni anno, cosi da eliminar tutte le radici vecchie per favorire lo sviluppo di quelle nuove; quando il bonsai avrà raggiunto la soglia dell’età adulta, il rinvaso, potrà essere effettuato con ogni tre o quattro anni, per sostituire il terreno.
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