Come curare un bonsai di bosso

Bonsai bosso

Il bonsai bosso, è un esemplare unico di albero nano: è caratterizzato da un fusto spesso e compatto, rami molto fitti e intrecciati e fiori bianchi bellissimi che lo rendono romantico, delicato, elegante. Ha un portamento che è un perfetto connubio tra la maestosità e la regalità, con la sua chioma fiorita, magnificamente sbocciata, che lo fa assomigliare in modo notevole all’albero da cui trae origine. Il bonsai bosso, presenta diverse caratteristiche singolari, che lo contraddistinguono dagli altri esemplari della specie: è un albero estremamente flessibile, che si lascia plasmare facilmente dalle mani umane, prestandosi a diverse operazioni che ne modellano la forma, la struttura, la postura. Il bonsai bosso viene riprodotto essenzialmente per talea, durante il periodo della stagione primaverile. E’ un sempreverde, che si adatta sia ad un habitat esterno che ad un ambiente interno: la differenza sostanziale, sta nella location che viene scelta per l’ambientazione esterna. I bonsai temono moltissimo gli sbalzi di temperatura, per cui vanno collocati lontani dalle fonti di calore, in un punto che sia costantemente illuminato e arieggiato.
bonsai di bosso

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Pratiche colturali bonsai bosso

bonsai bosso Le pratiche colturali di base, sono: l’innaffiatura, la potatura, il rinvaso, l’applicazione di pesi e fili, la concimazione. Tutte queste operazioni, vanno eseguite in periodi diversi dell’anno, poiché sono legate al ciclo vegetativo e a tutta una serie di fattori esogeni ed endogeni, che tendono ad influenzare i tempi e le modalità di realizzazione di tali pratiche. In primis l’annaffiatura: è una pratica che si lega all’esigenza della pianta di essere idratata, affinchè possa attivare il processo di fotosintesi. Nel caso dei bonsai, e nel particolare caso del bonsai bosso, le irrigazioni vanno effettuate con moderazione. Il bonsai bosso, tende infatti a non gradire eccessi d’acqua e ristagni idrici, a cui si legano fenomeni di marciume radicale e di appassimento della pianta. L’esperienza sarà la consigliera migliore, per effettuare questo tipo di operazione in modo corretto e costante: nei periodi caldi, le irrigazioni andranno effettuate quasi ogni giorno, mentre in inverno, dovranno diminuire notevolmente. Il terreno va controllato accuratamente prima di ogni singola innaffiatura: questo deve presentarsi completamente asciutto.

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    Rinvaso e concimazione bonsai bosso

    rinvaso La concimazione va eseguita con cadenza mensile, poiché il terreno del bonsai bosso, necessita di essere reintegrato dei nutrienti necessari al suo sviluppo. L’operazione della concimazione, viene eseguita quando la pianta è nel pieno del suo sviluppo vegetativo. Il concime in forma liquida, dovrà essere composto da azoto e potassio, i due elementi essenziali al nutrimento profondo delle radici. Durante il periodo di riposi vegetativo, potrà essere utilizzato del concime solido, che sarà assorbito lentamente dal terreno. La concimazione va eseguita costantemente, in particolare se il bonsai non viene collocato nel suo habitat naturale e dunque necessita di costante idratazione e nutrimento. Il rinvaso, si esegue sempre a distanza di tempo, e serve a sostituire il terreno vecchio con quello nuovo: anche in questo caso, si utilizzerà un composto di sabbia e argilla e in parte di torba. Le radici, dovranno essere tagliate, ma prestando attenzione a non creare cicatrici di alcun genere. Il terreno deve essere drenante e deve favorire l’assorbimento rapido dell’acqua.


    Come curare un bonsai di bosso: Il ragnetto rosso

    bonsai di bosso La potatura viene eseguita con una certa frequenza, poiché i rami di questo bonsai, tendono a crescere in maniera disordinata: i rami vecchi e quelli che fuoriescono dalla forma predefinita vanno eliminati. Si interviene anche sui rami giovani e maggiormente flessibili, con applicazioni di pesi e fili tiranti, che aiutano il bonsai a ricevere le giuste correzioni nel caso in cui tenda ad assumere un andamento irregolare. Come pochi altri esemplari, il bonsai bosso, non è vittima di molte patologie, ma può essere attaccato dal ragnetto rosso, che perfora le foglie, determinandone la caduta. Può essere eliminato con insetticidi e prodotti antifungini.


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