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Il bonsai di albero di pepe, richiede una serie di accorgimenti, tra cui le pratiche colturali di base necessarie al suo sviluppo e alla sua crescita. Le innaffiature, variano in relazione ad una serie di variabili, quali il terreno, il clima, le temperature, la location. Se il bonsai viene collocato all’interno. Durante i periodi di caldo intenso, la frequenza degli interventi di irrigazione, dovrà essere maggiore rispetto ai periodi freddi. Gli interventi di irrigazione, vanno effettuati a sera, affinchè il terreno riesca a conservare una leggera umidità per un tempo maggiore. Le innaffiature vanno effettuate lentamente, senza bagnare le foglie ed i fiori che potrebbero appassire con un'annaffiatura eccessiva.
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Per il bonsai di albero di pepe, la concimazione è un intervento necessario: il vaso rappresenta uno spazio delimitante, che tende a costringere la pianta, ed in particolare le sue radici, in particolare in fase di sviluppo. Il terreno tende inoltre a seccare molto presto, mancando degli elementi nutrienti necessari. La concimazione è l’operazione utile a reintegrare suddetti elementi nutritivi, a fasi alterne, cosi da favorire lo sviluppo e la crescita della pianta stessa. La concimazione va effettuata nei mesi corrispondenti alla stagione vegetativa, ovvero dall’inizio della primavera alla fine dell’estate evitando i mesi più caldi. Prima di eseguire l’operazione, è consigliabile bagnare il terreno, affinchè i nutrienti siano assorbiti con maggiore facilità. Come per tutti gli altri bonsai, anche i piccolo albero di pepe, necessita di numerosi altri interventi di base, che sono necessari per il mantenimento della pianta.
La potatura, va eseguita con lo scopo di sfoltire la chioma, eliminare i rami secchi e pesanti, correggere l’andamento della pianta, evitando che questa si curvi e perda la sua naturale postura. La potatura, va effettuata con tronchesi ben sterilizzate. Le forbici si differenziano in relazione alla parte del bonsai da potare: vi sono le forbici per le radici, le forbici per i rami e le forbici per le foglie. La differenziazione nasce dall’esigenza di un taglio differente, che non crei troppe problematiche alla pianta a seguito della recisione. Quando un taglio viene effettuato male, sulla parte in questione restano tagli che potrebbero diventare canale di passaggio per insetti parassiti e batteri, elementi che conducono la pianta verso la necrosi cronica. Il rinvaso va eseguito contemporaneamente all’operazione di potatura delle radici. Il terreno andrà sostituito con un composto drenante, e sul fondo del vaso, dovranno essere praticati dei fori, e porre uno strato di pietre e ghiaia sotto di esso, affinchè il terreno non venga trascinato via sotto la pressione dell’acqua. Il rinvaso deve essere effettuato ogni quattro o cinque anni.
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