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Una volta stabilito come creare un orto, dandogli la giusta esposizione solare, il passo successivo è quello di decidere quale tipo di terra adoperare. Come dice la parola stessa, la scelta migliore è la "terra da orto". Si tratta di terra non tenace, e allo stesso tempo non troppo sciolta, e con un buon contenuto di humus. Idealmente, la composizione dovrebbe essere la seguente: 20 - 30 parti di argilla, 5 - 10 parti di sabbia silicea, 5 - 10 parti di humus e 5- 10 parti di sabbia calcarea. L'humus permette alla terra di riscaldarsi più rapidamente, e ha la proprietà di correggere sia gli eccessi di scioltezza che di tenacità; la sabbia, soprattutto nel caso sia sabbia silicea, serve a dare scioltezza alla terra, mentre l'argilla da tenacità e compattezza al terreno. A seconda del tipo di ortaggi che andremo a coltivare, potremo andare a scegliere la terra in modo più accurato. Fave, cavoli e barbabietole crescono bene in terreni argillosi, patate, piselli precoci e asparagi prediligono i terreni silicei e sciolti; fagioli, lenticchie e piselli vanno bene per terreni calcarei; insalate, spinaci, carciofi, cardi e altri ortaggi erbosi prediligono i terreni più ricchi di humus.
Il periodo migliore per arare o vangare le terre compatte è in autunno: le zolle lasciate intatte saranno ridotte in pezzi più piccoli dal gelo. La seconda aratura deve essere eseguita tra gennaio e febbraio, quindi si passa alla concimazione. Le terre medie andranno smosse attorno alla fine dell'inverno. In questo modo, potremo trarre il massimo beneficio dalla concimazione, senza dover ripetere la vangatura una seconda volta. Nel caso in cui si debba creare un orto da un terreno non precedentemente coltivato, o lasciato a prato, sarà necessario procedere con un lavoro di scasso più profondo, anche fino a 60 cm, nel caso in cui il sottofondo sia particolarmente cattivo. La regola d'oro per la concimazione è quella di attenersi all'uso di concimi bovini, o freddi, per le terre di tipo caldo, o sciolto, e di adoperare concimi caldi, quindi ovini o equini, per terre fredde, ovvero compatte. Quale che sia il tipo di concime adoperato, è ben assicurarsi che questo sia ben maturo. Gli ortaggi necessitano di molto nutrimento, e hanno bisogno di sostanze assimilabili prontamente, spesso in periodi di tempo rapidi e veloci, per potersi sviluppare e crescere al meglio.
L'orto ospita solitamente piante a rapido accrescimento e ha una coltivazione di tipo intenso, per questa ragione, necessita grandi quantità di acqua. In genere, le piante si trovano su terreni ben concimati, si sviluppano velocemente e le radici non vanno molto in profondità, l'abbondanza e la frequenza delle irrigazioni è quindi fondamentale per un corretto accrescimento degli ortaggi. La disponibilità d'acqua è fondamentale, così come lo è la sua pulizia, dal momento che molti ortaggi possono essere consumati anche crudi. La raccolta di acqua piovana in una cisterna potrebbe essere una soluzione più che adeguata, sempre a patto di tenere l'acqua raccolta nelle migliori condizioni possibili. Durante il periodo estivo, il momento migliore per l'irrigazione è quello in cui i raggi del sole sono meno forti: al mattino presto, o ancora meglio, la sera. In primavera la scelta migliore è quella di bagnare il terreno durante le ore pomeridiane, quando l'acqua è più tiepida. In inverno, è quasi preferibile non bagnare affatto, almeno fino a quando si è a rischio di gelate, in ogni caso, l'orario più adatto è tra le dieci e mezzogiorno, ovvero nella parte meno fredda della giornata.
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