Coltivazione delle fave
Le fave sono ortaggi, che hanno una forma di un piccolo baccello, una mezzaluna verde, dal sapore vagamente agrodolce. E' un ortaggio ricco di vitamine, sali minerali e sostanze nutritive: ampiamente utilizzate per la preparazione di zuppe, per contorni, per alcuni tipi di insalate, o anche per condire primi piatti. Esistono due varietà diverse di fave, che vengono distinte a seconda della grandezza del seme interno: quelle con il seme più grosso, sono fave da ortaggio, mentre quelle con il seme più piccolo, sono apostrofate come fave da foraggio. E' una pianta delicata sotto il profilo climatico: gli eccessi le creano disagi nello sviluppo, infatti la pianta di fave teme le gelate e le temperature al di sotto dello zero, e allo stesso tempo, il raccolto, secca se il clima è particolarmente caldo. La temperatura ideale per coltivare le fave, è una temperatura mite e gentile. Le fave non hanno troppe esigenze per quanto concerne la qualità del terreno: predilige quello argilloso, ricco anche di torba che è un elemento drenante; prima di effettuare la semina, il terreno va ampiamente preparato, con una vangatura profonda, e scavando solchi di circa trenta quaranta centimetri. La semina va seguita in periodi precisi, ed i periodi stessi, tendono a variare a seconda della tipologia di clima: nelle zone particolarmente fredde, la semina va fatta coincidere con la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, cosi da poter ottenere il raccolto durante i mesi estivi. Nelle zone dal clima temperato, invece, la semina va eseguita in pieno inverno; il raccolto sarà pronto e rigoglioso all'inizio della primavera. La fioritura della pianta avviene dopo due settimane dalla semina. Prima di effettuare quest'operazione, bisognerà scavare delle buche piccole, leggermente distanziate tra loro, all'interno delle quali saranno gettati i semi. Per quanto concerne l'irrigazione delle fave, è necessario seguire molto il clima, e le temperature, che direttamente tendono ad influenzare la frequenza delle irrigazioni. In inverno, la pianta di fave, necessiterà di pochissima acqua, poiché le fave temono le gelate. In estate invece, le irrigazioni andranno incrementate notevolmente poiché le fave, temono anche il caldo eccessivo e la siccità. Non sono necessari grandi interventi di concimazione per le fave, poiché le radici da sole, si nutrono di tutto l'azoto ed i sali minerali presenti nel terreno, per cui, solo se la pianta manifesterà delle alterazioni, si dovrà intervenire con la vangatura del terreno e nuove operazioni di concimazione. E' il terreno che per primo va curato con operazioni di sarchiatura e rincalzatura: La prima serve a ossigenare il terreno, rendendolo sempre fresco e morbido, e sopratutto drenante, mentre la seconda operazione, è di protezione nei confronti della pianta stessa; cumuli di terreno vengono accostati alle piante per poterle difendere dal freddo eccessivo. I baccelli, possono essere raccolti poche settimane dopo la semina, seguendo una procedura scalare: prima saranno raccolti i baccelli di una certa dimensione, (i più grossi e formati) e a mano a mano quelli in via di crescita. I raccolto è notevole, infatti si raccolgono circa dieci chili di fave per metroquadro. Tra le possibili patologie che possono danneggiare la coltivazione di fave, ricordiamo l'attacco degli afidi, parassiti che danneggiano sia piante orticole che ornamentali. Questi ultimi pero' possono essere mangiati dalle coccinelle, che invece rappresentano un aiuto per lo sviluppo di moltissime piante da orto. La ruggine e le patologie fungine attaccano invece i baccelli che diventano neri e dunque non più commestibili. E' importante avere le minime accortenze nel coltivare questi ortaggi e molti altri tipi di piante, cosi da non perdere il raccolto. Per prevenire è bene seguire tutte le tecniche colturali utili a tutelare la pianta e sopratutto evitare tutte le condizioni di temperatura che potrebbero portare al possibile attacco di insetti e parassiti.
Le fave hanno molteplici proprietà benefiche! Si tratta di legumi molto poveri di grassi ma ricchi di proteine e fibre vegetali e per questo particolarmente adatte alla nostra dietra. Numerose sono le ricette che è possibile realizzare con questo prezioso ingrediente. Vediamo insieme qualche originale idea. Per prima cosa, dobbiamo sapere che è possibile consumarle fresche o secche. Quelle secche sono ovviamente più caloriche di quelle al naturale ma hanno anche un sapore più deciso e saporito. Come da tradizione, è possibile assaporarle crude con salame e pecorino oppure realizzare svariati tipi di antipasti, primi piatti o sfiziosi contorni. Durante la stagione invernale via libera alle zuppe calde di fave o a risotti delicati e ipocalorici. Cè chi predilige i secondi e opta invece per frittate o torte salate. In base ai propri gusti alimentari è possibile realizzare le ricette che più piacciono e se gli ingredienti sono salutari e gustosi, tanto meglio!
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