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Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere con maggiore dovizia di particolari quali sono gli elementi di base che ci servono ad effettuare una corretta visura catastale. In primo luogo ci sembra opportuno comprendere che vi sono degli scopi ben precisi alla base di un’operazione del genere. Perché la visura catastale serve in primo luogo come un documento che certifichi la consistenza di una data unità immobiliare, di qualsiasi tipo essa sia, a fini fiscali. E dunque possiamo facilmente immaginare che la visura catastale è assolutamente rilevante, se non del tutto imprescindibile, per quanto riguarda sia, da un lato, la compilazione della dichiarazione dei redditi, sia, dall’altro lato, qualsiasi atto di compravendita che riguarda l’unità immobiliare in questione.
Gli elementi di base che è doveroso conoscere per avvicinarsi senza troppi impacci ad una visura catastale sono essenzialmente di due tipi: da un lato abbiamo i dati identificativi e, dall’altro alto, incontreremo i dati di classamento. Nel primo caso, vale a dire quando parliamo dei dati identificativi dell’unità immobiliare in esame, le sigle che leggiamo servono a chiarire con la massima precisione la posizione dell’immobile sul territorio del Comune. E si tratta di quei dati come la sezione urbana, il foglio e la particella insieme con i dati subalterni che classificano la posizione dell’immobile nel palazzo. Per quanto riguarda invece i dati di classamento, questi ultimi servono a stabilire la rendita catastale dell’immobile attraverso la individuazione di zona censuaria, micro zona e categoria.
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