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Dopo aver ottenuto l'agibilità di una nuova costruzione occorre, entro 30 giorni dalla data, richiedere all'Agenzia del Territorio l'attribuzione della rendita catastale specificando la destinazione d'uso prevista dell'immobile e proponendo un valore elaborato da un tecnico esperto. Se la rendita attribuita da parte dell'Agenzia è diversa da quella proposta, il contribuente può fare ricorso attraverso la rettifica effettuata dall'Agenzia del Territorio che ha l'obbligo di notificare la rettifica al proprietario entro un anno. Passato questo arco di tempo, se non giunge nessuna risposta, la proposta del contribuente viene accettata.
Il calcolo della rendita catastale si fa a partire dalle unità immobiliari attraverso l'operazione di moltiplicazione della consistenza dell'immobile. Questo dato è basato sul metro quadro o sul vano catastale che va moltiplicato per la tariffa imposta dall'Agenzia del territorio. Ovviamente, la tariffa varia a seconda del tipo di categoria dell'immobile.
Quindi, per il calcolo della rendita catastale, si moltiplicano dimensioni ed estimo, ma per ottenere i risultati in modo più semplice e veloce, basta utilizzare l'apposita funzione messa a disposizione sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate. Occorre iscriversi ai servizi telematici "Entrate/Fisconline", accedere al servzio e inserire i dati anagrafici dell'intestatario, i dati catastali dell'immobile e l'indirizzo ottenendo, così, la cifra necessaria.Anche le Poste Italiane e alcuni Caf hanno messo a disposizione dei cittadini portali online dedicati.Per conoscere a quali cifre ammonterà l'IMU occorre prendere in considerazione il dato della rendita catastale, rivalutarlo del 5% per poi moltipolicarlo per un coefficente di categoria stabilito dalla legge. Per le abitazioni, questo coefficente è pari a 160; per gli uffici e i magazzini è di 140; per le banche 80; per gli alberghi e le strutture agricole di 64 e, infine, per i negozi è 55.
Importanti sono le ristrutturazioni che influenzano in modo notevole il valore della rendita; infatti, se l'immobile è in ristrutturazione è necessario pagare considerando la rendita precedente ai lavori. Una volta terminata la ristrutturazione, con l'aiuto dell'azienda che se n'è occupata, occorre aggiornare la rendita presso l'Agenzia delle Entrate.L'IMU deve essere necessariamente pagata anche sugli immobili inagibili che, tuttavia, prevedono una detrazione del 50% delle tasse se le loro condizioni vengono segnalate entro i tempi stabiliti dalla legge.
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