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La prima cosa da fare, per chi volesse realizzare il proprio fertilizzante naturale, è procurarsi un composter, ovvero un contenitore nel quale si svolgerà il processo di decomposizione. E' possibile acquistarne uno presso vivai e negozi di giardinaggio o addirittura costruirsene uno in casa. Il composter dovrà avere un'apertura alla sommità e una alla base o su un lato; la prima servirà per inserirvi i rifiuti, mentre la seconda verrà utilizzata per estrarre dal contenitore il prodotto finale. Inoltre, una caratteristica imprescindibile per un composter è l'assenza del fondo; questo aspetto è necessario al fine di far asciugare i rifiuti umidi e di evitare la formazione di cattivi odori.
Dopo essersi procurati il composter bisogna individuare il luogo adatto per posizionarlo. Il posto migliore è un angolo ventilato ed esposto al sole, ma non troppo; inoltre è fondamentale che la zona non sia troppo umida altrimenti c'è il rischio che il compost marcisca. Il terreno sul quale verrà posizionato dovrà essere asciutto e in piano, in modo da prevenire che i liquidi derivanti dal processo di decomposizione colino al di fuori.Prima di iniziare a raccogliere il materiale organico all'interno del composter, bisogna capire quali sono i rifiuti adatti per la realizzazione di un fertilizzante sano e nutriente. Comunemente si pensa che tutti i rifiuti organici vadano bene per questo scopo, ma così non è. Innanzitutto bisogna creare una miscela equilibrata di scarti secchi e umidi; tra i primi si possono usare i rami potati, le foglie secche e l'erba tagliata, mentre per quanto riguarda i rifiuti umidi sono perfetti gli avanzi di verdura, i fondi di caffè, e le bucce di frutta. Tra queste ultime bisogna però fare attenzione agli agrumi, che rischiano di far diventare troppo acido il composto e perciò devono essere aggiunti con moderazione. Vanno assolutamente evitati gli avanzi di carne e di verdure cotte perché questi potrebbero attirare insetti ed altri organismi indesiderati. Esistono anche diversi materiali che mai ci si immaginerebbe adatti alla realizzazione di compostaggio, come guanti in lattice, profilattici e colla vinilica. Perciò prima di iniziare è necessario informarsi su cosa va bene e su cosa non va bene.
Per produrre il compost saranno necessari diversi mesi durante i quali, tuttavia, non sarà necessaria un'attività particolarmente impegnativa. Infatti, una volta riempito il composter con i rifiuti organici, sarà sufficiente controllare di quando in quando l'avanzamento del processo rimescolando la massa dalle tre alle cinque volte al mese, al fine di garantire un grado di maturazione omogeneo per tutta la mistura. Bisognerà inoltre assicurarsi che il composto mantenga una certa consistenza; se troppo umido andranno aggiunte sostanze che asciughino, mentre se è troppo secco bisognerà immettere rifiuti che umidifichino o bagnare con acqua.
Un compost maturo si riconosce dal colore scuro, la consistenza soffice e l'odore di terriccio; a questo punto il fertilizzante naturale è pronto per essere utilizzato.
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