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Se si parla di "Conto energia" tornano alcuni termini che è bene conoscere. Perché sia un conto appare chiaro: è una sorta di dare ed avere. Chi possiede il pannello fotovoltaico nella propria proprietà produce energia elettrica che viene immessa in rete e la preleva dalla rete quando ne ha necessità e non la produce, generalmente nelle ore notturne. L’energia elettrica difatti non viene immagazzinata: una volta prodotta il consumo è immediato. La sigla che torna più spesso in argomento è invece GSE che è l’acronimo di Gestore Servizi Energetici. Il GSE è una società di proprietà del Ministero dell' Economia e delle Finanze il cui obiettivo è di promuovere l’impiego delle fonti rinnovabili in Italia in luogo dei combustibili fossili. Infine le unità di misura. Quando parliamo di fotovoltaico si parla sempre di kw e di kwh o Mwh. Il kw, chilowatt per esteso, è la potenza dell’impianto mentre il kwh ed il Mwh, ovvero chilowattora o megawattora, rappresentano la quantità di energia prodotta in un determinato lasso di tempo corrispondente ad un’ora. Ad ogni MWh viene corrisposta una somma in euro che dipende dalla potenza in kw dell’impianto che ho realizzato e da quando l’ho realizzato. Nel conto energia chi ha realizzato impianti nel primo semestre del 2013 ha avuto un guadagno maggiore di chi li ha realizzati nella seconda metà.
Il tetto massimo dei contributi è stato raggiunto a giugno 2013 e per la maggior parte degli impianti le richieste si sono fermate a luglio dello scorso anno. Non per tutti. Alcune categorie possono ancora beneficiare degli incentivi. Si tratta di categorie di due zone d’Italia che hanno risentito pesantemente del sisma. In dettaglio le popolazioni colpite dal sisma dell’Emilia Romagna e Lombardia del 2012 e degli enti locali della provincia dell’Aquila. Per chi è in ritardo ci sono ancora delle possibilità. Gli impianti fotovoltaici sono infatti stati inseriti tra le opere che hanno diritto alla detrazione fiscali in qualità di ristrutturazioni oppure per le opere di riqualificazione energetica. Chi invece ha fatto in tempo ad aderire al conto per 20 anni vedrà riconosciuto con un contributo per unità di produzione il proprio investimento a favore dell’ambiente e del risparmio.
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