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Esistono due tipologie differenti di rose rampicanti, quelle rampicanti e quelle sarmentose.Le rose rampicanti sono delle rose rifiorenti che sono state adeguatamente create per ibridazione e che presentando la caratteristica di avere tralci molto più lunghi di quelle a cespuglio, possono essere utilizzate come pianta rampicante, se adeguatamente sostenute. Le rose sarmentose sono spesso di origine naturale e hanno la caratteristica di mostrare un'unica fioritura annuale più o meno prolungata. A differenza delle specie di rampicanti ibride riescono a raggiungere altezze maggiori, arrivando anche a 10 metri, presentando una ramificazione non troppo evidente con fiori piccoli e riuniti in mazzetti. Questa tipologia di rosa è adatta per farla ricadere dagli alberi o risalendo sulle pareti di vecchi casolari.
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Per coltivare adeguatamente le rose rampicanti si deve considerare se esse siano ibride o sarmentose, questo perché le prime non si possono auto-sostenere e devono, quindi, necessariamente utilizzare degli adeguati supporti. Il terreno nel quale vengono piantate le rose non deve averle contenute in precedenza, perché risulterebbe esausto. Il terreno non dovrebbe essere troppo argilloso, quindi andrebbe arricchito con un po' di terriccio. La pianta deve necessariamente essere interrata verticalmente, in questo modo il punto di partenza dei rami si potrà trovare ad un massimo di 3 cm al si sopra del livello del terreno. Prima di riempire completamente la buca si dovrebbe innaffiare per fare aderire bene le radici al terreno. Il periodo migliore per la messa a dimora va da metà ottobre a metà aprile.
L'annaffiatura delle rose rampicanti dovrebbe avvenire una o due volte alla settimana, ricordandosi di fare attenzione a non bagnare le foglie per evitare l'insorgenza di funghi e di muffe. Il terreno dovrebbe quindi essere sempre mantenuto fresco, ma non troppo molle, per sostenere adeguatamente la pianta. La potatura dovrebbe avvenire fra gennaio e febbraio in modo da riuscire a stimolare le nuove crescite, eliminare i rami secchi e modificare la dimensioni della pianta. La pacciamatura andrebbe effettuata ad aprile spargendo uno spessore di circa 7 cm di stallatico decomposto oppure di terriccio organico. La concimazione non andrebbe effettuata nel primo anno dopo la piantagione, ma dal secondo anno si dovrebbe procedere con una concimatura in maggio e in luglio con un concime complesso.
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