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La concimazione da impianto, si prevede la distribuzione del letame a spaglio sul terreno, mediante l’ausilio di macchinari specifici. Lo stallatico, viene acquistato in punti vendita specializzati; una volta distribuito il letame sul terreno, si ricopre il tutto con un sottile strato di terreno. In alternativa a questo tipo di soluzione, ve ne sono delle altre: si può scalvare un solco tutto intorno alla zona perimetrale, disponendo circa quindici o venti tonnellate di stallatico maturo, per ogni metro quadro di terreno. In linea di massima, il periodo migliore per disporre il letame, è il periodo autunnale, che favorisce la fertilizzazione del terreno per tutto il periodo invernale e favorire l’assorbimento delle sostanze in primavera. La fertilizzazione di produzione, viene organizzata in due fasi: la prima in cui si utilizza l’azoto e la seconda in cui si utilizza il fosforo ed il potassio. Ovviamente, le due fasi, dovranno essere ben distanziate l’una dall’altra, cosi che il terreno, possa assorbire al meglio le sostanze.
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Nella concimazione da allevamento, fatta esclusione dell’inverno, la concimazione avviene in modo costante, variando dunque, non i periodi, ma il concime stesso. In una prima fase, come per glia altri casi, si sceglierà un concime azotato, ed in secondo momento invece, un concime bilanciato. Esiste inoltre un procedimento che consente di fertilizzare il vigneto in tutte le sue fasi di sviluppo: la fertirrigazione, è un’operazione in cui le sostanze necessarie, vengono sciolte in acqua, e vengono distribuite al terreno per gradi. Il terreno assorbe anche con maggiore facilità e più velocemente.
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