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La pianta di mirtilli, cresce spontaneamente nelle zone alpine, per cui risulta essere particolarmente resistente ai climi freddi e alle piogge; la coltivazione di questa pianta, non può dunque essere effettuata in zone dal clima estremamente caldo, in un terreno eccessivamente secco. A differenza delle altre piante, quella di mirtilli, necessita di un notevole tasso di umidità, di un terreno drenante, il cui tasso di acidità deve essere approssimato a cinque; per controllare l’acidità del terreno, bisognerà utilizzare un piccametro, ovvero uno strumento simile ad un termometro, che rileva il tasso di acidità della terra. Per favorire la coltivazione, il terreno non dovrà essere argilloso, ma composto di torba. L’operazione di miscelamento, può essere effettuata con un margine di anticipo, dunque prima di effettuare la semina.
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La coltivazione del mirtillo, è particolarmente complessa per una serie di ragioni, che interessano sia la qualità che la tipologia di terreno, sia l’innaffiatura, che il clima, e tanti altri fattori che vanno presi in considerazione per poter effettuare la coltivazione di questo frutto. La corsia preferenziale che va scelta, è quella della coltivazione in vaso, o eventualmente in orto, dove però la pianta dovrà essere rigorosamente controllata durante tutta la fase della sua crescita. La semina del mirtillo, va eseguita preferibilmente in un periodo fresco, quindi in primavera o in autunno, poiché la maturazione del frutto può avvenire anche in inverno, il tutto dipende dalla varietà coltivata. Il mirtillo ha bisogno di innaffiature regolari, soprattutto nel periodo della fruttificazione se questo cade in concomitanza con la stagione mite, ovvero dalla primavera all’autunno. In questo caso, essendo la temperatura maggiormente alta, le innaffiature dovranno essere regolari, facendo sempre attenzione che l’acqua non crei ristagni, che potrebbero causare problemi alla crescita della pianta. Durante la coltivazione, il terreno va concimato e fertilizzato con delle sostanze nutritive come l’azoto ed il potassio, che favoriscono la crescita della pianta.
I frutti possono essere raccolti quando hanno raggiunto tutti la stessa dimensione e lo stesso colore intenso, che varia dal rosso scuro, al nero violaceo bluastro. Se durante la crescita alcuni rami smettono di produrre frutti, andranno recisi perché improduttivi, con una forbice che venga prima disinfettata accuratamente. La coltivazione in vaso viene effettuata da chi non possiede uno spazio aperto: in questo caso, il vaso stesso, una volta piantate le radici, andrà esposto al sole e riparato dal vento. L’ambiente dovrà avere sempre una temperatura fresca, poiché il caldo eccessivo potrebbe portare la pianta a seccare. Il mirtillo, a differenza di molta altre piante, difficilmente viene attaccato da insetti e animaletti del terreno, ma può diventare facilmente cibo per gli uccelli. Altra operazione importante per favorire la coltivazione è la pacciamatura del terreno, ovvero l’aggiunta di rametti, foglie e cocci, che non solo proteggono la pianta, ma favoriscono anche la protezione dall'attacco alle radici.
Il mirtillo può essere utilizzato in cucina per la preparazione di numerosi dolci e altri piatti più particolari. Ad esempio, può essere usato per la decorazione di crostate e torte, per la preparazione di gustose marmellate, ma anche per risotti o per salse con cui condire la carne. Oltre a questa naturale destinazione, il mirtillo può essere consumato anche per le sue proprietà terapeutiche. Non solo le bacche, ma anche le foglie e le parti meristematiche, servono per realizzare infusi e decotti benefici. In particolare, il mirtillo, ha proprietà antiossidanti grazie alla presenza di numerose vitamine e sali minerali. Per questo la sua assunzione è consigliata a chi vuole mantenere la pelle giovane, ma anche a chi vuole combattere il colesterolo in eccesso. Infine, il mirtillo è anche un potente alleato per la salute della vista perchè rafforza la porpora retinica, aiutando a prevenire l'insorgenza di cataratte.
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