Coltivazione delle fragole
Le fragole, sono un frutto molto dolce, la cui pratica colturale tende a variare a seconda delle aree e delle relative tecniche specializzate. I Paesi europei produttori di fragole, sono numerosi ed in via di aumento: partono dal sud Europa, per arrivare fino al centro del continente, dove la coltivazione della fragola, è stata sperimentata anche fuori suolo, per una produzione anticipata e maggiore. La coltivazione della pianta di fragole è fortemente influenzata da due fattori specifici che sono il clima e la temperatura esterna: il clima ideale per la coltivazione di questo frutto è un clima tendenzialmente mite, fresco e lievemente caldo; a prescindere dalle zone e dalle aree di coltivazione infatti, le fragole, tendono a sopportare poco le gelate: in fase di maturazione la temperatura non deve mai scendere al di sotto dei dieci gradi, e durante la fase di crescita del frutto, non deve mai superare di venti/venticinque gradi (temperatura mite tipica della stagione primaverile). Sotto il nome comune di “fragola”, si inglobano tantissime varietà del frutto stesso, alcune delle quali coltivabili in vaso, altre in orto e in vaso, altre in serra, altre ancora crescono spontaneamente in aree montane. Le fragole hanno una forma piuttosto regolare: alcune sono oblunghe, a forma di cuore, polpose, tondeggianti, di un colore rosso vivo e acceso; dentro hanno un cuore di colore chiaro, tendente al bianco rosato. Sono un frutto molto succoso e dolce, ricco di vitamine e Sali minerali, che si intonano perfettamente a qualsiasi tipo di frutto, come dessert, nella decorazione di dolci e torte sia a base fruttata che non. Le fragole, come sono un frutto che cresce in diverse zone, ma sono comunque necessarie pratiche colturali precise: il terreno ideale per questa pianta, è un terreno molto soffice, che sia particolarmente drenante; la pianta di fragole infatti, teme fortemente i ristagni, che potrebbero causare l’attacco dei batteri e di conseguenza la mancanza di fioritura, o anche il marcire del frutto (se già maturo). Il terreo va preparato mesi e mesi prima della semina, dunque preferibilmente nel periodo autunnale; la concimazione ideale è quella col letame, che va sparso per ogni zolla di terreno in cui avverrà la coltivazione, per un quantitativo massimo di due chili a zolla. Il letame stesso (solitamente si utilizza lo sterco), che va poi sotterrato con le pezzi di terreno. Quando questo sarà pronto e si entrerà nella stagione vegetativa, si potrà procedere con la semina. Le piante di fragole tendono a durare circa tre anni, e vengono riprodotte dalla pianta madre stessa, e non per seme, distanziandole di circa venti centimetri e ricavando dalla pianta madre anche le piante figlie. Dopo il periodo predefinito, le piante vanno sostituite completamente con nuove piante giovani. Le fragole maturano nel periodo primaverile, per cui la raccolta va dal mese di aprile fino a settembre e oltre; con l’arrivo dell’inverno, le fragole non crescono, per cui si attende la successiva fioritura, o anche la maturazione dei frutti in serra, che può essere considerato costante e continuo per tutto l’anno. Il frutto della fragola, cresce basso rispetto all’altezza del terreno, per cui va preservato da tutta una serie di patologie, fungine e non, che potrebbero intaccare il frutto e il raccolto. Le fragole vengono solitamente attaccate da parassiti e da muffe o anche da piccoli animaletti che si nutrono di piante come questa, e che vivono nel terreno. Le lumache ad esempio, possono attaccare le fragole, e non renderle più commestibili, ma possono anche essere rimosse manualmente, essendo visibili. Per ovviare agli insetticidi, è preferibile utilizzare una via preventiva per i parassiti e gli insetti: solitamente essi vengono attirati dai ristagni idrici che si formano nel terreno, per cui, è preferibile dosare il quantitativo d’acqua. La muffa e il mal bianco ad esempio, si formano proprio quando l’umidità è eccessiva; questa condizione raramente si verifica in serra.
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