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Il clima ideale per lo sviluppo della malva, è un clima temperato, tendenzialmente mite, equilibrato sotto il punto di vista delle temperature. Predilige location soleggiate o a mezz’ombra, leggermente ventilate. Il terreno ideale per questo tipo di pianta, è un terreno tendenzialmente ghiaioso e drenante, anche è possibile che la malva cresca spontanea anche in terreni molto aridi, argillosi e pesanti. La scelta del terreno tende dunque a ricadere su un composto misto. La malva può essere riprodotta per talea, come la maggior parte delle piante, prelevando un ramo e mettendolo a dimora in vaso, fino alo sviluppo di nuove radici; può essere riprodotta per seme, seguendo la metodologia classica e per divisione in cespi. I periodo ideale per avviare la semina, o la messa a dimora, corrisponde all’inizio della primavera. La metodologia di coltivazione cambia per la messa a dimora in terra ed in vaso: nel primo caso, il terreno dovrà essere preparato accuratamente un paio di stagioni prima della messa a dimora, con operazioni di concimazione e vangatura costanti. I semi andranno gettati a spaglio e poi interrati con estrema delicatezza.
Se la semina viene effettuata in un semenzaio, si dovrà seguire un iter differente: il terreno composto di sabbia e torba, dovrà essere perfettamente distribuito all’interno di una cassetta di legno. Nel terreno, andranno interrati i semi, e esattamente come per la semina in terra e in vaso, bisognerà concludere l’operazione con un’innaffiatura leggera. Il semenzaio dovrà poi essere coperto da un telo di plastica bucherellato che protegga i semi, lasciando passare l’aria. La crescita e lo sviluppo delle piantine, andrà controllato costantemente: solo quando queste saranno completamente cresciute potranno essere prima diradate e poi estirpate dal semenzaio, per essere collocate in una dimora definitiva. Le innaffiature vanno effettuate con una certa costanza durante il periodo estivo, quando scarseggiano le piogge e la pianta necessita di un’irrigazione più costante. Durante l’inverno invece, le irrigazioni vengono diradate. La concimazione va effettuata prima di eseguire la semina, mentre a seguito, potrà essere diluito dell’azoto per favorire lo sviluppo della pianta.
La malva è una pianta che non necessita di operazioni di potatura, salvo in rare occasioni; per favorire lo sviluppo della pianta, è preferibile eliminare costantemente le erbe infestanti eseguendo contemporaneamente operazioni di zappettatura. Il periodo migliore per raccogliere la malva è quello della primavera, anche se esistono diverse fasi per effettuare la raccolta delle foglie e dei fiori. Questi ultimi vanno raccolti manualmente una volta sbocciati, mentre le foglie vanno recise e vengono fatte essiccare per poterne sfruttare le proprietà benefiche. La malva viene utilizzata in cucina in particolare con ortaggi e verdure, perché grazie al suo gusto delicato, dona alle pietanze un tocco in più.
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