La coltivazione dell'origano
Il potere benefico delle erbe, era noto sin dall’antichità, quando la coltivazione di piante e specie vegetali, rappresentava non solo una pratica volta ai fini ornamentali, ma anche una specifica chiave di volta per raggiungere il benessere psico-fisico. L’origano, è una pianta medicamentosa aromatica, conosciuta e coltivata da diversi popoli, che ne hanno conservato e divulgato il notevole potere benefico, insieme alle tecniche relative alle pratiche colturali. Questa pianta aromatica, viene utilizzata per la preparazione ed il condimento di diversi piatti: l’origano infatti dona un tono speziato, insaporendo pietanze salate di ogni tipo. Oltre che in cucina, l’origano trova il suo spazio di collocazione anche come erba benefica per la pelle: anticamente, le sue piccole foglioline, venivano lasciate per diverse ore in infusione, per poi essere applicate sotto forma di impacchi sulla pelle, con il fine di rinfrescare e tonificare. Le foglie di origano venivano masticate crude, per alleviare il mal di denti, per sedare la tosse, e per depurare l’organismo; la coltivazione di questa pianta aromatica, seguiva una parabola ascendente, per le sue specifiche proprietà medicamentose, curative e per il gusto stesso, per il sapore che donavano ad ogni piatto. L’origano si coltiva attualmente in diverse zone, in particolare nella fascia mediterranea, dove l’esposizione al sole, favorisce la sua crescita ed il suo sviluppo, consentendo alla pianta di sprigionare il suo profumo. La pianta ha dimensioni ridotte, con atteggiamento cespuglioso, foglie piccole e appuntite, e fiori rosa o bianchi, a seconda delle varietà. Il clima ideale dunque, per questa pianta, è un clima molto soleggiato, poco piovoso, prevalentemente caldo e privo di escursioni termiche: l’origano è una pianta che teme le gelate, il freddo ed il vento, per cui, se viene coltivata in zone tendenzialmente fredde, va riparata e tutelata. Per il clima dunque, l’origano risulta essere molto esigente, mentre invece rispetto al terreno, risulta essere completamente adattabile a qualsiasi tipo di condizione. Come tutte le piante però, anche questa, teme moltissimo i ristagni idrici, per cui è necessario scegliere sempre un terreno che non sia argilloso, ma drenante, anche se miscelato, e soprattutto fertile ed esposto al sole, anche se si sceglie la messa a dimora in vaso. I semi di origano, possono essere acquistati in vivaio, e poi sistemati per diverso tempo in semenzai, e precisamente su uno strato di torba sul quale poi va steso del terreno per coprirli accuratamente. Solitamente questa operazione viene eseguita in inverno, e in primavera invece, quando le piantine saranno spuntate, si potrà procedere con il travaso in terra o in vaso a seconda delle esigenze. Le piante di origano, necessitano di spazio infatti se messe a dimora in uno spazio aperto, vanno distanziate e dopo un tot di tempo, vanno eliminate quelle che si palesano poco sane. E’ consigliabile di tanto in tanto, effettuare una pulizia del terreno, in particolare dalle erbe infestanti, che possono danneggiare la pianta. Altra minaccia per la pianta di origano è il freddo, che potrebbe causarne l’arresto nella fase di sviluppo, o una completa secchezza. A differenza delle altre piante da frutto ad esempio, o da orto, le piante aromatiche, non temono l’attacco degli insetti, che spesso tendono ad allontanarsi a causa dell’odore aromatico molto forte. Il marciume radicale, è una delle pochissime patologie che possono colpire la pianta, per cui è preferibile evitare che le piante di origano vengano irrigate troppo spesso, e con troppa acqua. Se l’origano viene piantato in vaso è preferibile che questo venga scelto di un diametro di circa cinquanta centimetri, mentre il terreno deve esser comunque composto di sabbia e torba per facilitare il drenaggio. La raccolta viene eseguita prelevando le foglioline una ad una, e la potatura va eseguita solo se i rami si presentano secchi; in quel caso, è preferibile anche sostituire il terreno o rinvasare la pianta.
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