La coltivazione degli arachidi
Le arachidi sono leguminose appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, coltivata in America Meridionale. Il seme è contenuto all’interno di particolari involucri, denominati baccelli, che tendono a svilupparsi sotto terra, fino a quando il frutto non si considera maturo. Le arachidi, sono utilizzate per la preparazione del burro e dell’olio, possono essere mangiate tostate, salate, possono accompagnare aperitivi, succhi e sapori diversi. Le arachidi sono molto caloriche, infatti sono consigliate all’interno di una dieta volta all’accumulo di calorie: un etto di arachidi, corrisponde ad un chilogrammo di carne, a circa venti uova, a due chili di formaggio in peso calorico. La coltivazione delle arachidi, si è diffusa in diverse zone calde del globo: il clima ideale per questa specie di piante, è un clima caldo e secco, scarsamente umido e piovoso. La temperatura ideale, deve oscillare tra i quindici gradi, in fase di germinazione, ai diciotto/venti gradi in fase di fioritura. La coltivazione delle arachidi va avviata quando le temperature sono miti e tendenti al caldo. La pianta di arachidi teme moltissimo il freddo e le gelate, fattori che potrebbero comprometterne lo sviluppo in modo irrimediabile. Il terreno ideale per questo tipo di coltivazione, è un terreno a medio impasto, morbido e fresco, ben ossigenato e fertile, che acceleri la crescita dei frutti, quando questi iniziano a svilupparsi sottoterra. Per ottenere questo risultato e favorire la crescita dei frutti, è necessaria un’operazione di vangatura che consiste nello smuovere accuratamente la terra, nella fase antecedente alla semina. La vangatura consente l’ossigenazione, ed è seguita dalla concimazione del terreno, che va eseguita con oligoelementi come potassio, fosforo e magnesio. Insieme a queste sostanze la pianta necessiterà di altri elementi come il calcio e l’azoto, la cui presenza, risulta fondamentale per favorire la crescita della pianta. Il terreno oltre che morbido e soffice, deve conservare un grado di acidità con un ph che varia tra il cinque e sei. I semi vengono messi a dimora in buche non troppo profonde, che andranno poi coperte con altro terreno: le irrigazioni dovranno essere costanti ma non eccessive, e andranno eseguite solo a terreno asciutto. Durante la fase di maturazione, le irrigazioni dovranno essere notevolmente ridotte, per evitare ristagni che potrebbero aumentare il rischio dell’attacco di funghi che potrebbero danneggiare i baccelli. Sempre in fase di sviluppo dei semi, il terreno va ossigenato con operazioni di sarchiatura, mediante la quale vengono eliminate tutte le erbe infestanti, che possono danneggiare lo sviluppo dei baccelli. Quando il terreno sarà stato ripulito, si procederà con un’operazione di rincalzatura, mediante la quale, il terreno andrà nuovamente smosso: i semi saliti in superficie, andranno interrati e coperti con altro terreno. Le arachidi, possono essere raccolte, quando le foglie della pianta ingialliscono: la pianta viene estirpata delicatamente dal terreno, da cui fuoriusciranno i baccelli completamente coperti di terreno: questi andranno puliti e conservati in un luogo fresco e asciutto. Le piante di arachidi, cosi come tutte le altre, temono una serie di problematiche, tra cui gli attacchi fungini. Sviluppandosi sotto terra, i baccelli, possono marcire prima della raccolta, ed infettare inoltre gran parte del raccolto, per cui, è preferibile seguire delle tecniche colturali precise, che non portino la pianta a subire danneggiamenti. Le irrigazioni vanno controllate, e la pianta va coltivata li dove il clima è caldo: le patologie fungine, possono essere combattute con anti fungini o anti parassitari. Le arachidi, possono essere coltivate anche in vaso, ma in questo caso è preferibile scegliere la terracotta, molto più porosa di qualsiasi altro materiale, che lascia ossigenare il terreno e favorisce la crescita di un buon numero di baccelli. Le arachidi, sono utilizzate in moltissimi campi, ma il loro consumo alimentare deve essere controllato, trattandosi di un alimento particolarmente calorico.
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