Coltivazione della menta
La menta è una pianta erbacea aromatica: fusto leggero ed esile, rami rigogliosi anch’essi sottili, foglioline di un verde intenso molto piccole e leggermente rugose al tatto, che emanano un profumo gentile e fresco. La menta era utilizzata dagli Egizi e dai Romani, che ne apprezzavano la fragranza: oltre all’aroma intenso e delicato, la menta possiede proprietà diuretiche, rilassanti, rinfrescanti, tonificanti. Le sue foglie, messe in infusione, venivano utilizzate per la preparazione di thè e decotti, per guarnire e decorare piatti, per snervare sapori diversi. Si adatta alla coltivazione in terra e alla coltivazione in vaso. E’ una pianta poco esigente: si adatta a diverse condizioni climatiche, infatti cresce spontanea nelle zone dove il clima è fresco, ma tende ad adattarsi ad ambienti differenti. Una caratteristica particolare di questa pianta è la sua capacità di diffusione, che ne accelera la coltivazione. La menta tende ad adattarsi a diversi tipi di climi, anche se va tutelata dalle gelate e dalle piogge copiose che potrebbero causare la formazione di ristagni idrici. Il terreno adatto alla menta, è quello a medio impasto, costituito da sabbia, ghiaia e torba: in particolare esso va concimato e fertilizzato prima della messa a dimora della pianta, cosi da favorirne lo sviluppo. Se la pianta di menta viene piantata in vaso, o viene coltivata in giardino, si consiglia di acquistare le varie parti del terreno miscelandole tra loro, aggiungendo a seguito dei composti di potassio, fosforo e azoto, elementi naturali che facilitano la fertilizzazione dello stesso. Sono da evitare i terreni particolarmente compatti e argillosi che potrebbero causare la formazione di ristagni, impedendo il drenaggio dell’acqua. La coltivazione della menta, può essere ottenuta per semina come per talea: entrambe le metodologie, risultano essere soddisfacenti, la scelta varia a seconda del periodo, della tipologia di coltivazione. La preparazione della talea, avviene tagliando dei piccoli rametti freschi dalla pianta stessa, che poi andranno sistemati in un terreno ben compatto. I rami andranno tagliati e messi a dimora nel periodo primaverile, quando iniziano a spuntare le prime foglioline e tende ad avviarsi il ciclo vegetativo. A seguito della messa a dimora, la talea, dovrà essere irrigata costantemente fino a quando non saranno spuntate le foglie. Queste andranno staccate dal picciolo e consumate fresche oppure messe ad essiccare cosi da poterle utilizzare in un tempo disteso. I semi della menta, possono essere acquistati in qualsiasi vivaio, e vanno messi a dimora o in vaso o in terra, durante i periodi freddi, poiché il pieno sviluppo vegetativo, avviene nel periodo primaverile e continua fino all’estate. Se si procede con la moltiplicazione per talea, il terreno dovrà essere preparato prima, soprattutto se si sceglie di piantare in terra, dove la pianta necessiterà di una certa profondità per affondare le radici. Quando la pianta fiorisce, è consigliabile eliminare le inflorescenze, e con il tempo tutte le foglie che tendono a seccare, cosi da permettere alla pianta un comodo e rapido sviluppo. Se vengono tagliati rami secchi, bisognerò utilizzare delle forbici sterili e dell’alcool, cosi da non lasciare piaghe all’altezza del taglio che possano costituire la via d’accesso per insetti, afidi e cocciniglie. La menta è una pianta, ed in quanto tale, può essere attaccata da diverse malattie, quasi sempre fungine: marciume radicale, attacco di insetti, parassiti e funghi, causano la morte della pianta. La menta può essere attaccata persino dalla ruggine, per cui, è necessario utilizzare tutte le manovre preventive, affinchè la pianta non si ammali. Per la coltivazione in vaso per esempio, si scelgono vasi in terracotta e non in plastica, che grazie alla loro porosità, favoriscono l’ossigenazione del terreno ed il drenaggio dell’acqua. La menta va esposta in zone ventose ma non piovose, e va protetta dagli sbalzi termici, che possono danneggiarne la struttura.
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