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Il rosmarino deve sempre essere coltivato all'aperto, anche in vaso, perché la pianta necessita di sole, di caldo e d'aria. L'arbusto cresce bene sulle regioni litoranee del bacino del Mediterraneo e non teme affatto l'aria salmastra. Durante la stagione invernale la pianta può risentire dei venti freddi e per questo è preferibile che sia in una posizione riparata. Temperature al di sotto di 12-15°C possono essere dannose, in particolare per gli esemplari non più giovani. La coltivazione del rosmarino, che ama i terreni asciutti, richiede irrigazioni ridotte ma frequenti, in modo da lasciare sempre umido il suolo, evitando però i ristagni d'acqua. Durante la stagione estiva sarà sufficiente innaffiare 3 volte al mese. In inverno, se le piogge sono scarse, occorre irrigare ogni 2 settimane, con poca acqua. Le maggiori necessità di irrigazione si hanno nelle giovani piante e durante la fioritura.
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Il rosmarino è in grado di adattarsi a qualunque tipo di terreno, tuttavia preferisce un suolo povero, sabbioso e leggero, abbastanza alcalino. È importante che il substrato sia ben drenato. In caso di coltivazione in vaso, bisogna effettuare il rinvaso ogni 2 o 3 anni, utilizzando un terriccio fertile, ponendo sul fondo del recipiente dei pezzetti di coccio per favorire lo sgrondo dell'acqua dell'innaffiatura. La pianta è rustica e non richiede una particolare concimazione, a parte quella di fondo, con letame, al momento dell'impianto, ed una volta all'anno, alla ripresa vegetativa, con concime NPK. La coltivazione del rosmarino non prevede drastiche potature ma solo una regolare rimozione delle parti secche ed una cimatura in primavera, per stimolare i getti laterali e mantenere la forma del cespuglio. La pianta fiorisce dall'inizio della primavera fino all'inizio dell'autunno.
Il rosmarino si riproduce per seme, per talea e per divisione. La semina si effettua in primavera, in un substrato di terriccio fertile e sabbia, che dovrà essere coperto da un foglio di plastica trasparente, posto all'ombra e tenuto costantemente umido. Una volta apparsi i germogli, il contenitore sarà messo alla luce e, una volta cresciute (2 settimane), le piantine saranno trapiantate, ad aprile-maggio. La semina eseguita in piena terra richiede la lavorazione superficiale del terreno, per renderlo meno compatto, e del concime organico. La riproduzione per talea va fatta in primavera. Occorre prelevare talee di 15-20 cm dai germogli basali ed interrarle in un substrato di sabbia a torba, in serra fresca, fino alla radicazione (2 mesi). Il trapianto sarà fatto nella successiva primavera. La moltiplicazione per divisione si esegue su piante di 1 o 2 anni d'età, trapiantando poi all'inizio dell'estate.
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