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I secchi di prodotto non sono tutti uguali. La scelta della pittura varia da quella a tempera, facilmente alterabile, formata da acqua, colorante, colla vegetale e una piccola percentuale di gesso o caolino; a quella a calce a base di acqua, calce e gesso; alle più comuni e diffuse idropitture lavabili. Tra queste, forse il prodotto meno conosciuto, che si confonde con la pittura anticondensa e antimuffa, è la pittura termica o termoisolante.
La cucina ed il bagno sono ambienti umidi dove la condensa, ristagnando, non solo tende a staccare la pittura ma forma, negli angoli del soffitto, delle antiestetiche macchie di muffa. Generalmente, per mantenere gli ambienti sempre perfetti, bisognerebbe rinnovare il colore ogni tre anni, limitandosi a trattare la muffa con acqua diluita con candeggina. In realtà, il problema può essere definitivamente risolto usando una pittura anticondensa, nello specifico, una pittura termica. Mischiata ai suoi componenti c'è una considerevole quantità di microsfere cave ceramiche, a bassa densità, che limitano la conducibilità termica sulla parete e ne uniformano il calore. E' un fenomeno fisico molto semplice quello che sta alla base della formazione della condensa, è una sorta di compensazione tra pareti esterne ed interne, tra il loro calore e grado di umidità: più caldo è l'esterno, più il muro è asciutto internamente, più è freddo e piovoso, maggiore è la condensa. La pittura termica, o termoisolante, limita la dispersione del calore verso l'esterno, riduce la traspirazione e ne stabilizza la temperatura.
Nel letto passiamo il 30 per cento della nostra vita, meglio preferire un'idropittura atossica, lavabile, adatta a tutti gli ambienti della casa, da stendere col rullo dopo aver passato una prima mano di fissativo. Per la camera dei bambini, dove è necessario pulire frequentemente i muri da ditate, e cercare di limitare i danni causati da segni di matita o pennarello, meglio usare la pittura vinilica, o colorare l'angolo dei giochi con un'idropittura igienizzante, usata negli asili, nelle scuole e negli ospedali.
Forse qualcuno l'ha già sentita nominare mentre, per altri, è totalmente sconosciuta. La pittura al quarzo è caratterizzata da una miscela di resine sintetiche ed acqua dove sono disciolti piccolissimi granelli di quarzo, dalla consistenza simile alla polvere, che rendono il prodotto particolarmente resistente agli agenti atmosferici. I pregi non finiscono qui. I pigmenti di colore sono più stabili e, fissandosi alla parete, formano, con la miscela di quarzo e resina, una sorta di strato compatto inalterabile. E' consigliata per le facciate a malta bastarda e rende omogenee e regolari quelle imperfette, grazie alla sua elevata capacità riempitiva. Dal punto di vista funzionale, la pittura al quarzo è adatta per i climi piovosi o con elevato tasso di umidità perchè ostacola la formazione di alghe, muffe e batteri. Idrorepellente e traspirante, la pittura al quarzo può essere tranquillamente lavata e sopporta l'abrazione.
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