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I lavori in edilizia si possono suddividere in diverse categorie di intervento. Si parla di "nuova costruzione", sia quando essa è interamente nuova, sia che sorga su area risultante da una demolizione; "ristrutturazione", cioè una riedificazione di un edificio, che può essere totale o parziale; "ampliamento", cioè quel complesso di lavori che ingrandiscono il fabbricato, creando uno spazio supplementare; "sopraelevazione", ampliamento in senso verticale e "trasformazione", cioè modifiche strutturali effettuate all'interno dei fabbricati. Ogni volta che si devono eseguire dei lavori in edilizia, la prima cosa da fare è il "computo metrico" che consiste nel misurare dettagliatamente i vari elementi del progetto in modo da poter applicare a ciascuna voce il prezzo che le compete per quantificare la spesa complessiva. I lavori edili sono quindi, tutti quegli interventi necessari per completare una costruzione.
La costruzione di una casa non è cosa semplice, prevede una serie di adempimenti burocratici che devono essere tassativamente rispettati. La prima fase è la "progettazione architettonica" da parte di un professionista, ingegnere o architetto iscritto all'Ordine. La progettazione prevede il calcolo dei "cementi armati" da presentare al "Genio Civile" competente e la progettazione di tutti gli impianti, idrosanitari, di riscaldamento, elettrici, coibentazione, secondo le norme di legge. Segue una "fase preparatoria" con la presentazione del progetto al Comune, per l'ottenimento della "concessione edilizia". Ottenuti tutti i permessi necessari, dopo aver pagato gli "oneri di costruzione" previsti, si procede con la fase di "inizio cantiere". In questa fase avviene la denuncia di nuovo cantiere all'INAIL di competenza; si fa la domanda di allacciamento acqua ed energia elettrica ed infine la "denuncia di inizio lavori" all'autorità comunale. Dopo il completamento dell'edificio, l'iter si conclude con la "fine dei lavori". Quest'ultima fase prevede tutta una serie di "certificazioni" che rendono "abitabile" l'edificio.
Numerose sono le persone interessate alla costruzione di un edificio, perché è tale la varietà e l'importanza dei problemi tecnici, economici e amministrativi per cui i compiti devono essere ripartiti fra le varie competenze specifiche. La prima fra tutte le persone interessate alla costruzione di un edificio, è ovviamente il "proprietario" del terreno, segue poi per importanza, il "committente" cioè colui che intrattiene i rapporti con i "tecnici liberi professionisti", "ingegneri", "architetti", incaricati della progettazione, calcolo e collaudo della costruzione. Spesso proprietario e committente sono la stessa persona. Il "direttore dei lavori", scelto dal committente, con funzioni organizzative e di sorveglianza per la buona riuscita dell'opera. Il "costruttore" cioè l'esecutore dei lavori, che si avvale di "fornitori" di materiali, manufatti e simili. Nelle grandi costruzioni assume grande importanza il "dirigente di cantiere" che cura tutta l'impostazione e sviluppo del cantiere. Infine il "collaudatore" che esprime un giudizio sull'intero lavoro svolto.
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