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La prima fase da seguire per allestire un acquario è quella di posizionare la struttura in plexiglass o in vetro, in un ambiente non troppo luminoso o in un angolo buio della casa. Fatto questo, si prosegue con il posizionare sul fondo della sabbia, tenendo presente che ogni pianta acquatica ha una sua esigenza specifica per quanto riguarda il terreno. Si segue con il posizionamento di rocce, sassolini, pezzi di legno e simili. A questo punto si prende il filtro, si sciacqua e si pongono anche il termoriscaldatore e il termometro. Si riempie l’acquario con un terzo d’acqua (metà normale e metà demineralizzata). Fatto questo, si accende il termoriscaldatore e aspettare che l’acqua arrivi a circa 20 °C. In questa prima fase di allestimento dell’acquario si mettono le piante; essendo alle prime armi è conveniente usare esemplari che hanno poche esigenze, come ad esempio: Microsorum pteropus, Cryptocoryne Wendii, Vesicularia dubyana e simili. Sistemate le piante si riempie totalmente la teca, attivando il filtro, e regolando il riscaldamento a circa 24/ 25 °C.
La seconda fase per allestire un acquario è quella di creare un giusto ambiente dove dovranno convivere piante acquatiche e pesci scelti secondo gusti personali, ma anche secondo compatibilità. Dopo aver acceso il filtro e il riscaldatore, si nota un’acqua tendenzialmente torbida e poco adatta a far vivere armoniosamente i pesci. Proprio per questo è necessario aspettare che il filtro dia vita alla giusta flora batterica, la quale trasformerà le sostanze pericolose in altre meno tossiche ed eliminabili mediante frequenti sostituzioni parziali d’acqua. È conveniente acquistare presso negozi specializzati dei ceppi batterici in grado di agevolare la proliferazione della flora batterica. I risultati di quest’azione s’inizieranno a notare dopo circa 4 settimane. Tuttavia, ciò non implica la tempestiva disposizione dei pesci; bisogna fare molta attenzione sia nella scelta degli esemplari e sia in una loro compatibilità.
La fase finale per allestire un acquario, come si può capire, è la disposizione dei pesci. Come affermato in precedenza, quando si acquistano, occorre fare molta attenzione alle caratteristiche di sviluppo di questi esemplari e alla loro compatibilità con altri pesci. Se si è alle prime armi, bisogna acquistare delle specie resistenti e in grado di convivere tra loro all’interno di uno spazio di certe dimensioni. Per esempio, è possibile scegliere tra: Poecilia reticolata, Xiphophorus variatus, Ancystrus, Poecilia velifera e lo Xiphophorus helleri. In altre parole, occorre acquistare dei pesci che occupino tutti i livelli dell’acquario, in modo tale da avere spazi completamente vuoti. È bene sapere che alcuni tipi di pesci prediligono i fondali sabbiosi, altri amano nascondersi tra le rocce, stare nella parte più buia dell’acquario, e altri ancora preferiscono la luce della superficie.
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