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Come per tutte le cose, anche l’installazione di un impianto di irrigazione automatica è un compito che può essere delegato a professionisti. Chi preferisce optare per il fai da te, però, può risparmiare parecchio e, con un po’ di attenzione, ottenere un risultato di tutto rispetto. In commercio esistono diversi kit e accessori per realizzare impianti di irrigazione automatica. Il primo passo dovrebbe essere quello di familiarizzare coi prodotti alla vostra portata e capirne i limiti e i pregi di utilizzo. Per esempio, esistono fondamentalmente due tipologie di sprinkler, quelli fissi e quelli rotanti. Mentre i primi non hanno parti mobili e si limitano a irrorare a ventaglio o a cerchio il terreno circostante, i secondi compiono costanti rotazioni su se stessi. Ogni sprinkler, in base al modello e alla pressione dell’acqua, è in grado di irrigare una specifica area di terreno. Oltre agli sprinkler, serviranno dei tubi da interrare, generalmente in polietilene, una centralina di controllo e ulteriori accessori come raccordi e giunture. Il calcolo del materiale necessario prevede una accurata pianificazione.
Per capire come realizzare un'irrigazione automatica efficacemente la pianificazione è essenziale. Potete utilizzare della carta millimetrata, per ottenere una rappresentazione più fedele e gestire in modo più semplice le misure. Appezzamenti di terreno non molto grandi, circa fino a cento metri quadri, possono essere irrigati con un impianto singolo. Per giardini o parchi più estesi potrebbe essere necessario suddividere il terreno in zone separate da alimentare autonomamente. Questo accorgimento è necessario per assicurare a tutti gli sprinkler una pressione dell’acqua sufficiente a funzionare al meglio. Una volta che avete stabilito una o più aree di irrigazione, dovrete definire quanti sprinkler installare e dove. Per fare questo sarà necessario avere già un’idea delle caratteristiche dei modelli di cui state valutando l’acquisto e, in base all’area che possono coprire, potrete effettuare le vostre valutazioni. Definite le collocazioni ottimali per tutti i terminali di irrigazione, sarà possibile disegnare il percorso delle tubazioni e capire di quanto materiale si avrà bisogno.
Una volta effettuata la pianificazione e acquistati i materiali necessari, vediamo ora come realizzare l'irrigazione automatica in pratica. Si deve effettuare uno scavo in grado di ospitare comodamente le tubazioni fino alla posizione designata per gli sprinkler. Nel caso in cui si sia deciso di dividere il giardino in più zone di irrigazione, è opportuno fare in modo che i due differenti impianti abbiano, nei limiti del possibile, delle zone di passaggio comuni dei tubi. Lo scopo è quello di ridurre lo scavo al minimo necessario, preservando il più possibile il giardino e semplificando il lavoro. Una volta posati i tubi e installati gli sprinkler, l’impianto è pronto per funzionare. Come accennato, in genere si installa una centralina per temporizzare e personalizzare l’irrigazione. I modelli più complessi permettono di utilizzare funzioni avanzate come i sensori pioggia, che bloccano l’impianto in caso di maltempo. Per chi volesse investire di più sono a disposizione strumenti come i rilevatori di umidità. Questi dispositivi attivano l’irrigazione solo quando l’umidità del terreno scende sotto un certo livello, ottimizzando il consumo d’acqua.
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