Gelsomino malattie

Gelsomino malattie

Il gelsomino, è una pianta ornamentale, dal carattere arbustivo a foglie caduche, appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Cresce e si sviluppa nelle regioni tropicali temperate, contraddistinguendosi per le sue abbondanti fioriture bianche a cascata, piove e si intreccia su muri, gazebi e pergolati, che impreziosisce con la sua bellezza estrema. Il gelsomino presenta circa duecento varietà di fiori, che vengono apostrofate allo stesso modo, ma che presentano sfumature di colore diverso, nelle più belle varianti dell’azzurro e del giallo. La varietà più apprezzata e diffusa, è quella del Gelsomino bianco, che può raggiungere un’altezza pari a sei metri circa: il gelsomino cresce dove il clima è mite, e riesce ad offrire la sua più bella fioritura se esposta in un luogo soleggiato, non particolarmente umido. E’ tra le piante che richiedono minori attenzioni colturali, ciò nonostante, può essere attaccato da parassiti e insetti che potrebbero comprometterne lo sviluppo vegetativo.
foglie gelsomino

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Afidi e cocciniglie

sintomi Afidi e cocciniglie, sono parassiti estremamente piccoli (raggiungono una grandezza di tre millimetri circa, per cui sono invisibili ad occhio nudo) che si presentano quando il clima è mite, dunque nella stagione primaverile: si posano e nidificano sulle foglie per poi nutrirsi della linfa della pianta; la loro presenza tende a manifestarsi mediante il deterioramento a stadi della pianta, che prima perde le foglie, e poi i fiori. L’aspetto della pianta è deteriorato, sfiorito, privo di vitalità e tendente alla completa secchezza. Afidi e cocciniglie, producono la “melata”, una sostanza gelatinosa, che danneggia la pianta nel profondo, compromettendo tutte le sue funzioni vitali. Afidi e cocciniglie, sono da considerarsi invisibili, per cui difficilmente possono essere rimossi manualmente, ma se riescono ad essere individuati, possono essere rimossi manualmente, con un batuffolo di ovatta o con del cotone e del sapone liquido. Quando sulla pianta si sviluppa la melata, è opportuno intervenire con degli antiparassitari, che vanno irrorati su tutta la pianta. L’attacco di questi insetti, può essere prevenuto riducendo il numero delle innaffiature e favorendo il drenaggio del terreno.

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    Oidio gelsomino

    ingiallimento foglie L’oidio, è una patologia abbastanza grave, anche apostrofata come “mal bianco”, che si manifesta con foglie scolorite e macchiate, che rinsecchiscono e si accartocciano in linea con la progressione della malattia. E’ una patologia che si sviluppa in concomitanza di un clima umido e fresco, che favorisce lo sviluppo del fungo, che determina la comparsa della malattia. La via preventiva più efficace per contrastarne l’attacco, si lega alle pratiche colturali: prima della messa a dimora della pianta, è d’obbligo concimare il terreno con dello stallatico maturo, che rende il terreno fertile, e aumenta le possibilità di uno sviluppo sano della pianta; le irrigazioni inoltre, vanno effettuate con molta parsimonia, poiché il ristagno idrico è la principale causa di problematiche legate a patologie che portano la pianta alla morte. Se la pianta viene attaccata da muffe, è necessario tagliare (o nei casi peggiori) bruciare la parte aerea (foglie e fiori), disinfestando la pianta con insetticidi specifici.


    Muffa gelsomino

    come curare La muffa grigia e la fumaggine, sono due patologie fungine a cui il gelsomino è particolarmente incline. La prima si manifesta con la comparsa di una muffa scura sulla parte alta della pianta. I fiori colpiti da muffa grigia, tendono a seccarsi anche prima di sbocciare, mentre le foglie seccano e si staccano dalla pianta cadendo. La muffa grigia, non è una patologia facilmente curabile, soprattutto se scoperta in tempi non rapidi: può essere prevenuta, esponendo la pianta ad un clima mite, irrigando nel modo giusto il terreno, effettuando le potature e concimando il terreno prima della messa a dimora. Altri semplici suggerimenti per migliorare la crescita della pianta evitando l’attacco fungino, sono: favorire la presenza di uccelli, esporre la pianta al sole, potare, legare con la raffia i rami cadenti, non provocare ferite.



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