Afidi delle piante
Le piante, in qualità di esseri viventi, seguono un ciclo vitale ben preciso, che interessa diverse fasi, che sono: nascita, crescita, riproduzione, invecchiamento e morte. A modificare l'andamento biologico delle piante, sono le patologie che queste possono contrarre, determinate dall'attacco di parassiti e piccoli insetti, che nutrendosi della linfa vitale della pianta stessa, ne determinano la necrosi. I parassiti, sono insetti per la maggiore, che comportano una serie di danni: essi vengono distinti in relazione ad una serie di caratteristiche, sia fisiche, che strettamente legate alla tipologia di pianta che essi tendono a prediligere. Distinguiamo dunque, gli afidi, sia in relazione alla tipologia di piante colpite, sia in relazione ai diversi cicli, che da questi parassiti vengono effettuati: gli afidi, possono svilupparsi su un unica pianta, su diverse piante, possono compiere un ciclo su una pianta sola, o anche su piante diverse, su tutta la pianta, dalle radici al fiore, o anche su una sola parte della pianta attaccata. Gli afidi, hanno una capacità riproduttiva estremamente celere, infatti, sono perfettamente capaci di portare alla necrosi la specie attaccata. La loro struttura fisiologica associata al loro potenziale riproduttivo, rendono questa specie, un cancro difficile da estirpare, cosi come gli acari ed altre specie di parassiti. Quando una pianta viene attaccata da parassiti come gli afidi, raggiunge rapidamente la secchezza, poiché la pianta viene privata delle sue energie, in conseguenza all'interferenza che questi parassiti determinano sull'attività respiratoria. Ad un'alterazione fisiologica, che porta la pianta in sofferenza, si associa un'alterazione morfologica della pianta stessa: le foglie che vengono punte dagli afidi, iniziano ad accartocciarsi, si raggrinziscono, seccano e sopratutto, palesano un'alterazione in relazione al colore, che perde di lucentezza e diventa giallo, o palesa macchie biancastre e lattiginose. Nella maggior parte dei casi dunque, l'attacco di parassiti e piccoli insetti, si palesa chiaramente, poiché sia dal punto di vista estetico, che da quello fisiologico, la pianta tende ad invecchiare. Il ciclo vitale si interrompe, sulle foglie e sui fiori, compare la melata, una sostanza gelatinosa, rilasciata dagli afidi stessi, e i fori e l'avizzimento della pianta, rappresentano il lasciapassare per l'attacco di altri funghi e batteri che determinano l'insorgere di nuove patologie. Gli afidi, sono dotati di un apparato boccale, che consente loro di succhiare la linfa vitale della pianta, iniettando invece in questa la loro saliva, assolutamente dannosa per la pianta. Questa saliva, rappresenta una sorta di barriera protettiva per gli insetti e una forma d'accesso per altre specie di afidi. Dunque la valenza di questo attacco è doppia. La melata invece, è il rilascio degli insetti e degli afidi, della stessa linfa della pianta di cui essi si sono nutriti, attraverso foglie e fiori. La melata inoltre attira altri tipi di insetti, come le api, per cui la pianta, non ha più scampo rispetto al suo benessere. Gli afidi, hanno una capacità riproduttiva immediata, poiché le femmine, portano in grembo altre femmine, che a loro volta sono già piene di uova, per cui, il ciclo riproduttivo è veloce e senza interruzione. Gli afidi si sviluppano al caldo, quando le temperature sono medio alte, per cui le piante che invece resistono al freddo, alle gelate, alle piogge e al vento, non vanno tutelate dal possibile attacco di questi insetti. Gli afidi possono essere combattuti con teli stesi sulle piante, o anche con insetticidi, o coltivando le piante in serra dove l'areazione può essere strettamente controllata. Le irrigazioni stesse vanno controllate, poiché l'umidità del terreno, è un altro fattore che porta all'attacco di questi piccoli animali, per cui d'estate, è ben regolare le irrigazioni, mentre di inverno, bisogna azzerarle del tutto, per evitare che il ristagno determini problematiche del genere.
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