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Informandosi sui pannelli fotovoltaici ci si trova innanzi a un nuovo bivio: il tipo di pannello da acquistare.
Esistono in commercio vari tipi di pannelli differenti per tecnologia costruttiva: silicio monocristallino, silicio policristallino e silicio amorfo.Il silicio monocristallino è ottenuto da un singolo cristallo di silicio tagliato nella forma della cella fotovoltaica; garantisce il miglior rendimento, vicino al 15-20%, a fronte di un prezzo elevato.Il silicio policristallino è disponibile a un prezzo inferiore ma richiede maggiori superfici a causa del rendimento minore.Il silicio amorfo costituisce il classico pannello fotovoltaico delle calcolatrici: ha rendimenti dell'ordine del 8% e dura meno del silicio cristallino ma è disponibile ad un prezzo sensibilmente inferiore.Oltre alle tecnologie sopracitate si stanno al giorno d’oggi affacciando sul mercato nuovi prodotti che, pur se ancora immaturi, offrono buone prospettive future: i moduli a film sottile.
I moduli a film sottile sono costituiti da un unico strato monolitico anziché da più celle assemblate; questi pannelli sono prodotti mediante deposizione del materiale semiconduttore su di un supporto particolare che può essere vetroso in caso di applicazioni standard o persino plastico per garantire la flessibilità dell’insieme, molto richiesta per l’applicazione su superfici curve. Appartengono a questa categoria oltre ai sopracitati pannelli in silicio amorfo anche i moduli costituiti da uno strato sensibile di tellurio di cadmio, solfuro di cadmio, arseniuro di gallio, diseleniuro di indio rame o diseleniuro di indio rame gallio.Tra questi tellurio di cadmio e solfuro di cadmio presentano tossicità e sono pertanto sconsigliati mentre l’arseniuro di gallio a causa del costo elevatissimo è impiegato solo in applicazioni critiche.Nello scegliere il tipo di tecnologia da adottare è di fondamentale importanza effettuare un’attenta valutazione del contesto in cui si troveranno ad operare i pannelli: esistono prodotti che presentano un rendimento particolarmente elevato con una situazione di luce diffusa e altri che danno il massimo soltanto se pienamente investiti dai raggi solari. In base al luogo geografico di installazione possiamo necessitare di pannelli che resistano meglio alle alte temperature, a quelle basse o magari al parziale oscuramento dovuto a neve o sporcizia.
Anche la tipologia di superficie è determinante: un tetto a falda orientato idealmente a sud con il giusto angolo permetterà ai pannelli installati su di esso di produrre sicuramente più energia che se fossero installati su una parete orizzontale, magari parzialmente ombreggiata in alcuni periodi.Nell’acquisto di un pannello solare è opportuno prestare la dovuta attenzione oltre che alla potenza dichiarata anche al suo tasso di decadimento delle prestazioni: in altre parole bisogna accertarsi che tale potenza non diminuisca eccessivamente con il passare del tempo per non incorrere in mancati ritorni dell’investimento iniziale. Un impianto fotovoltaico normale si ammortizza in circa sette anni e ne dura venti, pertanto è importante che le prestazioni rimangano il più possibile inalterate con il passare degli anni.Le principali aziende produttrici di pannelli solari sono Sanyo, Helios, Microsun, Rec, Sharp, Sun Earth, Kyocera, Schott e Panasonic.
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