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La coltivazione di questa pianta, è estremamente semplice proprio per la spiccata capacità di adattamento ai diversi tipi di climi ed ambienti: il melograno, tende a prediligere un clima soleggiato e mite, ma resiste bene anche alle temperature fredde, se queste si mantengono al di sopra dello zero. Non esiste un terreno ideale per questo tipo di pianta, poiché anche in relazione al terreno, il melograno, non fa eccezioni: si adatta perfettamente a terreni argillosi, compatti, sabbiosi, o anche sassosi e asciutti. La sua qualità migliore è certamente questa, quella di essere una pianta versatile, coltivabile in diversi luoghi: la coltivazione può essere effettuata sia in vaso che in uno spazio aperto, anche se si predilige la coltivazione naturale, poiché quella in vaso, potrebbe diventare complessa una volta che la pianta avrà raggiunto la sua grandezza naturale. Il terreno va concimato prima della semina, con uno stallico, o con del letame maturo cosi da renderlo fertile e morbido.
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Il melograno viene riprodotto per seme o per talea: entrambe le metodologie, possono essere considerate valide, anche se generalmente la riproduzione per seme, consente di avere una pianta diversa dalla stessa che ha generato il seme. Le differenze si manifestano generalmente sotto il profilo estetico; per abbellire uno spazio, ad esempio, si potrà scegliere la riproduzione del seme, cosi da riuscire ad ottenere un effetto ottico costante ma con sfumature di significato diverse. La riproduzione per talea, avviene invece quando, dalla pianta, vengono tagliati dei piccoli rami, on delle tronchesi disinfettate; li dove viene eseguito il taglio, cresceranno nuovi rami, mentre il ramo reciso, dovrà essere messo a dimora in un terreno fertile; dopo diversi mesi il ramo si sarà trasformato in una vera e propria pianta, che metterà delle radici.
Il melograno è una pianta che predilige climi soleggiati, e che teme i ristagni idrici: da qui, il suggerimento di innaffiare poche volte e sempre quando il terreno si presenta particolarmente asciutto. Le irrigazioni, come per tutte le piante, variano da stagione a stagione: nel periodo delle piogge, e durante il periodo invernale quando si verificano gelate,le innaffiature devono essere ridotte drasticamente, o la pianta potrebbe rischiare di marcire; durante il periodo primaverile ed estivo, le irrigazioni aumentano, ma vanno eseguite sempre a terreno asciutto e due o tre volte la settimana, senza eccedere. Il melograno, a causa dei ristagni idrici, può essere attaccato da diversi tipi di patologia, sia a carattere fungino che parassitario. Gli afidi e le cocciniglie, sono gli elementi maggiormente pericolosi per la salute della pianta.
Il melograno una pianta i cui frutti posseggono numerosissime proprietà. Esso viene utilizzato per combattere gli spasmi addominali, è ricco di vitamine e sali minerali, come il manganese, il fosforo, lo zinco ed il rame. Contiene flavonoidi, aiuta a combattere l'invecchiamento cutaneo e cellulare. Malgrado sia un frutto molto gustoso, apporta davvero poche calorie: solo 60 per 100 grammi di melograno. Riducendo i radicali liberi, vengono anche attribuite a questo frutto proprietà antitumorali. In particolare, il suo succo, derivato dalla spremitura dei piccoli acini che lo compongono, è molto commercializzato nelle erboristerie e nei negozi specializzati nella vendita di prodotti fitoterapici. Il suo consumo regolare, infine, aiuta a regolare il colesterolo cattivo (quello LDL) e ad aumentare quello buono (quello HDL) e a combattere l'obesità. Come tutti i prodotti naturali, anche il melograno va consumato con attenzione. Il suo consumo eccessivo, ad esempio, potrebbe interferire con altri farmaci o provocare intossicazione.
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