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Le piante decidue, sono quelle che perdono le foglie, in particolare durante il periodo invernale, a differenza delle sempreverdi, che invece, restano identiche, anche a seguito di sbalzi di temperatura. Gli alberi caducifoglie dunque (che perdono le foglie), attivano un fenomeno apostrofato col nome di “abscissione” : suddetto fenomeno, determina la perdita naturale delle foglie, che tendono a staccarsi dal ramo, dopo aver perso la loro naturale colorazione. Questo accade perché le piante tendono ad utilizzare le sostanze nutritive a disposizione per il funzionamento delle parti vitali, e non per quelle morte. L’abscissione è un fenomeno naturale. Coltivare alberi caducifoglie, significa conoscerne tutte le esigenze e studiare il territorio in cui la pianta verrà coltivata.
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Il primo passo, consiste nella scelta del sito, in cui collocare la pianta. In questo stesso sito, si dovrà poi scegliere il punto esatto in cui piantarla e analizzare poi il terreno. Le caducifoglie, sono piante robuste e solide, per cui necessitano di un terreno ancorante e compatto, ma allo stesso tempo, drenante e argilloso. Queste tre caratteristiche del terreno, vanno considerate analizzando il terreno con le mani, o utilizzando un kit specifico. Il terreno può essere concimato con del fosforo, calcio e magnesio, se necessario, se per l’appunto risulta essere idoneo, ma carente di suddetti elementi. Quando il terreno sarà pronto si lavoreranno i semi, che andranno prima preparati e poi piantati, durante la stagione autunnale. Dopo la semina, si esegue sempre la pacciamatura, per proteggere il terreno stesso e a seguito la delimitazione dell’area.
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