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Quando si deve operare una scelta riguardante l'isolante termico da adottare, vanno presi in considerazione vari fattori. A parità di spessore, infatti, vanno considerati parametri come l'isolamento da ottenere, l'accessibilità del settore in cui andrebbe inserito il materiale isolante, lo spazio dell'ambiente da isolare. Il tutto andrebbe poi rapportato all'effettivo prezzo del materiale, in modo da includere anche il rapporto tra qualità e prezzo tra i valori che porteranno alla scelta finale. Andrebbe peraltro ricordato che optare per un cappotto esterno, una delle forme di isolamento attualmente più in voga, è cosa assolutamente diversa da un intervento operato all'interno di un'abitazione, magari con la costruzione di una parete in cartongesso per un piccolo ambiente. Esigenze diverse, comportano in effetti scelte parametrate alle stesse.
I materiali isolanti termici attualmente in commercio, si dividono in quattro categorie: sintetici, vegetali, minerali e di origine animale. I primi sono estremamente diffusi anche per effetto di un costo relativamente contenuto. La scarsa attitudine alla traspirazione ha fatto però sorgere dubbi sulla loro salubrità, spingendo molti consumatori ad abbandonarli progressivamente. I materiali vegetali hanno di converso trovato un'impiego sempre più largo, in particolare il sughero, che riesce ad abbinare una durata notevole a igienicità e facilità di riciclaggio. I materiali minerali hanno attualmente larga diffusione nei lavori edilizi, in quanto offrono ottimo rendimento soprattutto nel caso di abitazioni che presentino elevati valori in termini di umidità. Infine i materiali di origine animale, utilizzati soprattutto nelle intercapedini.
Se la bontà di un materiale isolante andrebbe rapportata anche alle esigenze del consumatore, esistono delle caratteristiche di fondo che non vanno assolutamente dimenticate. La prima delle quali riveste un'importanza sempre crescente, ovvero l'atossicità, che serve ad eliminare in partenza eventuali rischi per i consumatori, soprattutto se riferita al lungo periodo. Altro aspetto che non dovrebbe essere sottovalutato è la stabilità del materiale, ovvero la sua sostanziale inattaccabilità da parte di microrganismi come i parassiti o le muffe, che possono rivelarsi molto pericolosi. Anche la resistenza al calore ad alta temperatura, in particolare al fuoco, deve essere curata al massimo in sede di scelta. Proprio per questo motivo, se i materiali non sono ignifughi, debbono comunque essere stati sottoposti a trattamenti in tal senso.
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