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La calce viva viene usata nell’edilizia; essa presenta un colore bianco-giallastro. Utilizzare la calce viva vuol dire servirsi di un materiale antichissimo e molto utilizzato nella storia dell’edilizia poiché rappresenta un materiale compatibile con varie opere architettoniche costruite intorno al Novecento, a differenza dei materiali moderni. Diversi sono i settori che possono utilizzare la calce viva e godere delle sue proprietà:da quello chimico a quello siderurgico, da quello agricolo a quello ambientale. Anche se il campo più riconosciuto per l’impiego della calce è quello edile. Essa, mescolata con la sabbia, viene utilizzata nelle malte da muratura e per l’intonaco, grazie alle sue caratteristiche di durabilità e traspirabilità che le regalano ancora più valore. Questo materiale biancastro è stato recentemente rivalutato anche per le sue qualità di restauro poiché molto simile ai materiali originali utilizzati.
Utilizzare la calce viva nel settore della metallurgia è molto importante poiché questo materiale viene impiegato in qualità di fondente nella purificazione dell’acciaio nei forni sia moderni che in quelli ad ossigeno basico. La calce viva è molto efficace nel rimuovere delle sostanze impure come per esempio lo zolfo, il silicio e il fosforo. Importante è utilizzare la calce viva anche nella fabbricazione dello zucchero; andiamo a vedere insieme la connessione tra la calce viva e lo zucchero. Triturando la barbabietola o la canna da zucchero si ottiene una sostanza che, cotta in una miscela di acqua e calce viva, si trasforma in saccarosio, comunemente chiamato zucchero. Le sostanze principali nella produzione dello zucchero quindi sono proprio la calce viva che ha una funzione depurante e i solfiti, usati invece per una funzione sbiancante.
Molti studiosi in ambito chimico consigliano di utilizzare la calce viva per ottenere prodotti di uso quotidiano. Un esempio è la soda caustica, ottenuta mescolando una soluzione bollente di carbonato di sodio con della calce viva. Questo materiale si ottiene dalle rocce calcaree portate a una temperatura trai i 700 e i 1000 gradi centigradi e il suo utilizzo ricopre diversi settori, dall’edilizia fino all’agricoltura. In passato si usava utilizzare la calce viva per imbiancare le pareti attraverso un procedimento abbastanza semplice: si sistemava la calce viva in delle buche di terreno rivestite successivamente da argilla, poi veniva versata sulle buche l’acqua e tale miscuglio veniva lavorato fino ad ottenere una pasta, il cosiddetto "grassello di calce". Aggiunta altra acqua sull’impasto si riusciva ad avere finalmente il latte di calce che sarebbe servito per l’intonaco.
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