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A livello chimico è impossibile l'esistenza di bitumi identici: questo perchè la composizione chimica reale dipende da una serie di fattori: innanzitutto dalla composizione del petrolio grezzo da cui deriva, composizione che può variare nel tempo; in secondo luogo, la composizione dipende dai processi di raffinazione impiegati; in ultima istanza, importanti ai fini della composizione chimica sono anche le reazioni che i bitumi subiscono durante il loro utilizzo. Chimicamente il bitume è una combinazione di composti organici con peso molecolare molto alto. Il bitume contiene modeste quantità di azoto e ossigeno, oltre a metalli come il ferro; altamente variabile è la percentuale di zolfo: a seconda della provenienza, si possono avere percentuali tra l'1% e il 10%. Il bitume può subire l'alterazione o il decadimento delle proprie proprietà, soprattutto se esposto all'azione di agenti atmosferici o a forti sbalzi di temperatura.
Nel linguaggio comune si tende a confondere i termini bitume, catrame e asfalto utilizzando indistintamente queste tre parole, senza distinzioni di significato. Tuttavia si tratta di tre differenti materiali: il catrame, ad esempio, rispetto al bitume, ha una composizione diversa oltre a una qualità molto inferiore. Il bitume è una sostanza nera, con consistenza semisolida e natura viscoelastica. Si tratta di un materiale che gode di un’elevatissima sensibilità termica, assumendo un comportamento viscoelastico fino a temperature di 75 gradi; oltre questa temperatura si verifica il passaggio fisico da liquido viscoelastico a fluido. I bitumi artificiali sono in grado di sostituirsi a quelli naturali, ma spesso questa sostituzione non è perfetta in quanto questi ultimi sono meno stabili a causa di una minor presenza di una classe di composti chiamati "asfalteni".
I bitumi presentano caratteristiche specifiche che li rendono materiali ideali per la pavimentazione di superfici stradali e per la realizzazione di isolamenti di cavi elettrici e di tubazioni metalliche. Queste caratteristiche sono, nello specifico, l’impermeabilità all’acqua e le capacità come isolanti termici. Proprio l’impermeabilità impedisce all’umidità di penetrare nel manto stradale. L’asfalto con cui vengono pavimentate le strade è il risultato di una miscela tra bitume e una serie di materiali tra cui sabbia e pietrisco. L’utilizzo di catrame e bitume per la copertura del manto stradale è una pratica abbastanza recente mentre molto più datato è l'utilizzo del bitume come materiale da costruzione. Dal bitume si ottiene anche la pece, utilizzata soprattutto per le carene delle navi: con il termine pece ci si riferisce ad un residuo derivante dal processo di distillazione del catrame.
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