Sostituzione caldaia: quando conviene

Sostituzione caldaia: quando conviene?

In Italia, secondo le ultime rilevazioni, esistono circa sette milioni di caldaie considerate obsolete, ovvero con una età eccedente i dodici anni. Le conseguenze di questa situazione sono pesanti non solo per le famiglie, costrette a pagare bollette energetiche salate a causa del cattivo funzionamento dell'impianto di riscaldamento, ma anche per l'ambiente. Va considerato infatti che queste caldaie consumano di più e emettono un maggiore quantitativo di emissioni nocive. Molti consumatori si pongono perciò interrogativi del tutto fondati al proposito.

Sostituzione caldaia: quando conviene? Questa domanda può trovare risposte variabili, ma solitamente una decisione in tal senso dovrebbe essere presa quando i consumi di energia raggiungono livelli troppo alti, mettendo a serio rischio l'equilibrio del bilancio familiare. Considerati i costi sempre molto elevati dell'energia nel nostro paese, dipendente spesso da fonti fossili poste in aree del mondo insicure, come il petrolio del Maghreb o del Medio Oriente e il gas russo, e i livelli tecnologici presenti in macchine a alta efficienza come le pompe di calore o le caldaie a condensazione, la sostituzione può essere un affare.

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Le detrazioni fiscali

caldaia Sostituzione caldaia: quando conviene? La risposta al proposito non può che partire dalla constatazione che se una caldaia ad alta efficienza come quella a condensazione o una pompa di calore costano molto, dall'altro lato si presenta la possibilità molto concreta di trasformare la spesa in un investimento. A rendere tale l'adozione di un dispositivo tecnologicamente avanzato sono le detrazioni fiscali accordate a livello governativo. I bonus fiscali previsti al momento attuale sono due, quello del 50% per le ristrutturazioni edilizie e quello del 65% che premia gli interventi per l'efficienza energetica. In pratica, chi opta per una caldaia tecnologicamente più evoluta, può godere di detrazioni che vengono spalmate sulla sua dichiarazione dei redditi nell'arco di dieci anni. Una possibilità che è stata sfruttata da molti italiani nel corso degli ultimi anni, come testimoniato da un report del Cresme, un importante centro studi, in base al quale il cosiddetto ecobonus, ovvero la detrazione fiscale per la riqualificazione energetica, sarebbe alla base di un lavoro edilizio ogni tre.

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Il successo del'ecobonus

caldaia3Il successo clamoroso decretato all'ecobonus ha spinto il governo Renzi a confermarlo per tutto l'anno in corso, anche se permangono dubbi su quanto potrebbe accadere nel prossimo, nonostante le decise rassicurazioni del Presidente del Consiglio. Proprio l'ecobonus è considerato del resto il perno di una politica di riqualificazione energetica degli edifici che è ormai da tempo perseguita dal nostro paese. A confermare questa considerazione è del resto un recente studio proveniente dagli Stati Uniti, in base al quale l'Italia sarebbe seconda al mondo per efficienza energetica degli edifici, alle spalle della Germania. Un dato molto importante per un paese che continua a scontare i difetti di un paniere energetico troppo squilibrato, nel quale predomina l'energia derivante da fonti fossili, nonostante la grande ascesa di quelle rinnovabili.




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